Pagine Esteri, 15 ottobre 2021 – Sdegno per l’annullamento del processo per il brutale omicidio dello studente italiano avvenuto al Cairo all’inizio del 2016 e attribuito ai servizi segreti del regime di Abdel Fattah el Sisi. Dopo 7 ore di camera di consiglio, i giudici hanno deciso che il dibattimento non può avere inizio perché non esiste la prova che i 4 imputati conoscano l’esistenza del processo a loro carico. Un “eccesso di garantismo” che si aggiunge alla linea ambigua verso l’Egitto mantenuta dai governi italiani in questi cinque anni, ci spiega l’analista Antonio Mazzeo.