di Ivan Grozny Compasso*

Pagine Esteri, 6 ottobre 2021 – Ad ottobre è stato registrato il record dei contagi da Covid-19 ma il costo dei medicinali è troppo alto per gran parte della popolazione. Intanto, la crisi economica diventa sempre più crisi sociale. Molte delle persone che hanno perso tutto con l’esplosione del porto di Beirut del 4 agosto 2020 possono contare solo sull’aiuto delle associazioni che gli forniscono cibo e un posto in cui vivere. La moneta è precipitata, i salari hanno perso il potere d’acquisto, il prezzo della benzina è alle stelle e la mancanza di elettricità rende molto complicata la vita di tutti i giorni. Le persone non hanno più fiducia nei propri rappresentanti e continuano a chiedere giustizia e verità per quello che è avvenuto al porto lo scorso anno.

 

Ivan Grozny Compasso, giornalista freelance, pubblica servizi multimediali su diverse testate come Il Manifesto, La Repubblica e La Gazzetta dello Sport (Extra Time), il settimanale Left, occupandosi soprattutto di temi internazionali con reportage dall’America Latina (Brasile, Messico, Argentina…) e dal Medio Oriente (Turchia, Siria, Iraq…). Dal 2000 al 2010 conduttore radiofonico a Radio Sherwood. Pubblica nel 2014 “Ladri di Sport” (Agenzia X 2014) e “Kobane Dentro – Diario di guerra sulla difesa del Rojava” (Agenzia X 2015). Collabora con la trasmissione di Rai 3, Gazebo. “Entre la Espada y la Pared” (2017) è il suo quarto documentario, dopo “Carlo Petrini, una vita in due tempi” (2011), “Fora da Copa” (2014) e “Puzzlestan” (2015).