Pagine Esteri, 9 dicembre 2021 – In un paese senza età che è anche il Marocco di oggi, nasce dopo 7 sorelle Mohamed Ahmed. Nasce femmina, ma per volere del padre che non vuole perdere il patrimonio accumulato, crescerà maschio a dispetto del suo corpo e dovrà reggere la casa e la servitù, essendo riconosciuto da tutti come nuovo capo famiglia. Il romanzo è la storia di un’identità inventata, di una metamorfosi coatta, dei turbamenti, delle ossessioni e dei paradossi che ne derivano.

Ed è anche una finestra aperta sul mondo arabo, sulle sue tradizioni e i suoi tabù che ancora oggi stentiamo a capire. Rita Raucci* legge Creatura di sabbia di Tahar Ben Jelloun. Scrittore, poeta, saggista e giornalista, Tahar Ben Jelloun è nato a Fès (Marocco) nel 1944. Tra i suoi numerosi libri, Creatura di sabbia (1987), Notte fatale (1988), L’estrema solitudine (1999), L’Islam spiegato ai nostri figli (2001), Amori stregati (2003), L’ultimo amico (2004), “La fatalità della bellezza”, in Notte senza fine. Amore, tradimento, incesto con Amin Maalouf e Hanif Kureishi (2004), Non capisco il mondo arabo (2006), Partire (2007), L’uomo che amava troppo le donne (2010), Fuoco (2012), L’ablazione (2014), È questo l’Islam che fa paura (2015), Racconti coranici (2015), Il matrimonio di piacere (2016), Il terrorismo spiegato ai nostri figli (2017), la nuova edizione ampliata di Il razzismo spiegato a mia figlia (2018), La punizione (2018), L’insonnia (2019). Ha scritto novelle, poesie, opere teatrali, saggi. Nelle sue opere racconta l’emigrazione, la ricerca dell’identità, la situazione delle donne, le tradizioni e le specificità del mondo arabo, la corruzione e tanto altro ancora.

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Rita Raucci, docente di discipline giuridiche ed economiche e attrice. “La professione docente – spiega Rita Raucci – mi ha portato a scoprire e sperimentare nuovi strumenti di “espressione” didattica, quali il video making e lo storytelling che utilizzo in particolare sui temi della cittadinanza attiva e paritaria nonché dello sviluppo sostenibile”. Nel 2021 Rita Raucci è stata ideatrice ed interprete dello short film sul tema della violenza psicologica “Io vivo pe te”, realizzato con il collettivo Paula, che ha ricevuto numerosi riconoscimenti internazionali