WFP – PROGRAMMA ALIMENTARE MONDIALE*

Pagine Esteri, 10 maggio 2022 – La guerra in Ucraina ha inferto un nuovo colpo alla capacità dei siriani di nutrirsi proprio mentre il paese fatica a far fronte a livelli di fame che sono aumentati della metà dal 2019, ha affermato l’agenzia ONU World Food Programme (WFP), alla vigilia della conferenza annuale dei donatori a Bruxelles.

Con anni di conflitto, una grave recessione economica e prezzi alimentari in costante aumento dal 2020, la crisi ucraina sta esacerbando lo scenario già allarmante della sicurezza alimentare in Siria. A marzo, in un solo mese i prezzi dei generi alimentari sono aumentati del 24%, dopo un aumento dell’800% negli ultimi due anni. I prezzi dei generi alimentari sono ora al livello più alto dal 2013.

“Dire che la situazione in Siria è allarmante è un eufemismo. La straziante realtà per milioni di famiglie siriane è che non sanno se domani mangeranno”, ha detto David Beasley, Direttore Esecutivo del WFP. “La comunità internazionale deve riconoscere che non agire ora porterà inevitabilmente a un futuro catastrofico per i siriani, che meritano il nostro sostegno immediato e incondizionato”.

In Siria, più della metà della popolazione, circa 12 milioni di persone, si trovano attualmente a dover fare fronte a una grave insicurezza alimentare. Si tratta del 51% in più rispetto al 2019, mentre ulteriori 1,9 milioni di persone rischiano di scivolare nella fame. I pasti base stanno diventando un lusso per milioni di persone, e la nutrizione un problema serio.

I dati del 2021 mostrano che un bambino su otto in Siria soffre di arresto della crescita mentre le madri in gravidanza e in allattamento mostrano livelli record di deperimento acuto. Entrambi questi dati segnalano che ci saranno devastanti conseguenze sulla salute per le generazioni future.

Afflitte da crisi continue per oltre un decennio, le famiglie siriane hanno esaurito la loro capacità di farvi fronte. Le persone stanno adottando misure estreme, come lavoro minorile, matrimoni precoci e forzati e il ritiro da scuola dei bambini.

Le risorse del WFP sono più che mai sotto pressione e i finanziamenti non stanno al passo con i forti bisogni delle persone in tutto il paese. Nel tempo, il WFP è stato costretto a ridurre progressivamente le dimensioni della razione alimentare mensile in tutto il paese. Un taglio della razione del 13 per cento si profila questo mese nel nord-ovest della Siria, dove le persone inizieranno a ricevere cibo per 1.177 chilocalorie, poco più della metà dell’assunzione giornaliera raccomandata.

Le operazioni del WFP in Siria sono finanziate al 27 per cento fino a ottobre, con un disavanzo di 595 milioni di dollari. Sono urgentemente necessari ulteriori finanziamenti per continuare ad assistere milioni di persone in tutto il paese. Senza nuove contribuzioni, il WFP potrebbe essere costretto ad effettuare ulteriori drastici tagli nei prossimi mesi.

“In un anno di bisogni senza precedenti, con l’effetto combinato della guerra in Ucraina c’è bisogno che i nostri donatori intervengano e ci aiutino a evitare di dover ridurre le razioni o il numero di persone che assistiamo”, ha sottolineato Beasley.

Il sostegno dei donatori ha consentito al WFP di aiutare milioni di siriani vulnerabili a ottenere cibo quando ne avevano più bisogno. Ogni mese il WFP distribuisce cibo salvavita a 5,6 milioni di persone; stimola l’economia locale con circa 3 milioni di dollari attraverso trasferimenti in contanti; fornisce barrette di datteri fortificate, pasti e/o buoni alimentari agli scolari; e fornisce supporto nutrizionale alle nuovi madri e alle donne in procinto di partorire.

“Se avessi saputo che la mia vita sarebbe finita così, non avrei avuto figli; avrei loro evitato tutta questa sofferenza”, ha detto una madre nella città di Hama, nella Siria occidentale. Pagine Esteri

*L’agenzia ONU World Food Programme è stata insignita del Premio Nobel per la Pace 2020. Impegnata a salvare vite nelle emergenze, siamo la più grande organizzazione umanitaria al mondo la cui assistenza alimentare vuole costruire un percorso di pace, stabilità e prosperità per quanti si stanno riprendendo da conflitti, disastri e dall’impatto del cambiamento climatico.