di Valeria Cagnazzo

Pagine Esteri, 11 gennaio 2022 – E’ di almeno 5 morti e decine di feriti il bilancio dell’attentato kamikaze che nel pomeriggio dell’11 gennaio, alle ore 16.00 afghane, ha colpito Kabul, a pochi passi dal Ministero degli Esteri. Secondo l’agenzia di notizie Reuters, Ustad Fareedun, un funzionario del ministero della comunicazione del governo dei talebani, avrebbe parlato addirittura di 20 morti, numero rilanciato pochi minuti dopo anche da Al Jazeera. Il funzionario avrebbe, inoltre, dichiarato che l’obiettivo iniziale dell’attentatore suicida sarebbe stato quello di introdursi direttamente nella sede del Ministero.

Il centro chirurgico per vittime di guerra di Emergency, l’ONG fondata nel 1994 da Gino Strada e Teresa Sarti e attiva da oltre 20 anni nel Paese, ha ricevuto finora 40 feriti. “Fino ad ora abbiamo ricevuto oltre 40 pazienti in ospedale, difficile stilare un bilancio, le attività sono ancora in corso – ha dichiarato Stefano Sozza nel comunicato diffuso sui canali ufficiali dell’organizzazione – Si tratta della prima mass casualty del 2023, ma di certo da inizio 2022 una di quelle con più pazienti. Tanto che abbiamo dovuto predisporre letti anche nelle cucine e nella sala mensa”. Nel 2022, le mass casualties gestite nell’ospedale erano state 29, per un totale di 380 pazienti.

Nonostante la propaganda talebana rivendichi una maggiore sicurezza nel Paese e una riduzione del numero degli attentati dall’agosto 2021 ovvero dalla partenza delle truppe alleate, gli atti terroristici continuano a mietere vittime in Afghanistan. Decine di attacchi armati sono stati rivendicati dallo Stato Islamico dell’Iraq e del Levante (Isil).

Nel mese di dicembre, cinque uomini d’affari cinesi erano stati feriti in un agguato di uomini armati in un rinomato hotel di Kabul. Nello stesso mese, un attentato aveva colpito l’ambasciata del Pakistan, un episodio che le autorità pakistane avevano denunciato come un “tentato omicidio” del loro ambasciatore. Si tratta solo degli ultimi attentati rivendicati dall’Isil. Anche il Ministero degli interni di Kabul e l’ambasciata russa erano stati colpiti nei mesi precedenti.

Secondo il rapporto sulla protezione dei civili nei conflitti armati pubblicato nel luglio 2022 da UNAMA, la Missione di Soccorso delle Nazioni Unite in Afghanistan, in dieci mesi, tra la metà di agosto 2021 e la metà di giugno 2022, le vittime civili di attacchi terroristici nel Paese sarebbero state 2106, delle quali 700 morti. La maggior parte degli attentati, anche secondo UNAMA, sarebbero attribuibili all’Isil e molto frequentemente rivolti contro stranieri o contro minoranze etniche.