Secondo l’ONG israeliana Peace Now una parte consistente dei fondi è utilizzata per la costruzione di nuove strade a uso esclusivo dei coloni, per facilitarne i movimenti verso i villaggi palestinesi, dove sempre più spesso organizzano azioni violente nei confronti degli abitanti.
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La Palestine Drinks, una azienda produttrice di bevande con sede a Malmo, ha visto le vendite della sua alternativa a Coca-Cola e Pepsi decollare verso vette milionarie a causa del legame delle multinazionali statunitensi con le colonie israeliane.
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Il finanziamento dell’UNRWA, la creazione di uno Stato palestinese e la riduzione delle tensioni lungo il confine israelo-libanese sono alcuni dei temi che attendono il neoeletto primo ministro britannico Keir Starmer.
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Il ministro Smotrich promette che è solo l’inizio: “quest’anno gli espropri saranno in media dieci volte superiori agli anni precedenti”
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L’esercito israeliano ha lanciato una vasta incursione nella seconda città della Striscia di Gaza costringendo decine di migliaia di abitanti che vi erano tornati nelle settimane passate a fuggire verso l’area dei Mawasi. La testimonianza di Sami Abu Omar, operatore umanitario palestinese e residente a Khan Yunis.
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Un’inchiesta dell’Associated Press ha analizzato la distruzione che la campagna aerea e terrestre di Israele a Gaza ha rappresentato per intere famiglie palestinesi.
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L’idea visionaria è nata dall’incontro tra l’artista italiana Solveig Cogliani e il suo collega palestinese Mohammed Alhaj, attualmente bloccato nella Striscia di Gaza.
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Hezbollah nei mesi scorsi ha fatto sapere che se si raggiungesse un accordo di cessate il fuoco tra Tel Aviv e Hamas, il lancio di missili e droni dal Libano verso Israele si fermerebbe. Ma a Israele ora non basta più una semplice cessazione delle ostilità e sale la voce di chi vuole un’offensiva ampia. Michele Giorgio, in collegamento video dal confine con il Libano ci aggiorna sulla situazione e sui possibili sviluppi.
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La Commissione Difesa della Camera ha espresso parere positivo al decreto presentato dal ministro della Difesa, Guido Crosetto, per il programma pluriennale relativo all’acquisizione dei sistemi controcarro di 3^ generazione “Spike”
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Medici Senza Frontiere ha chiesto a USA e Unione Europea di fermare gli attacchi israeliani: “Non possiamo più accettare l’affermazione che Israele sta prendendo tutte le precauzioni. Questa è solo propaganda”.
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PODCAST. Washington non nega il proprio coinvolgimento nell’operazione militare con la quale sabato 8 giugno l’esercito israeliano ha recuperato 4 ostaggi, uccidendo 274 palestinesi. Bloccati gli aiuti umanitari dal molo galleggiante degli Stati Uniti. Ne abbiamo parlato con il direttore Michele Giorgio, da Gerusalemme.
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Intervista a Martina Marchiò, infermiera di Medici senza frontiere uscita da Gaza pochi giorni fa. “Mi ha fatto impressione vedere tanti bambini senza gambe e braccia”.
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