di Redazione
Pagine Esteri, 12 aprile 2023 – Il governo del Giappone ha proposto di sviluppare un polo industriale in Bangladesh con catene di approvvigionamento verso gli Stati nordorientali dell’India, privi di sbocco sul mare, e verso il Nepal e il Bhutan, realizzando un nuovo porto e i trasporti nella regione.
La proposta giunge dopo la visita, realizzata in India il mese scorso, del Primo Ministro giapponese Fumio Kishida. Durante il viaggio Kishida ha promosso l’idea di un nuovo polo industriale per la Baia del Bengala e l’India nord-orientale, che potrebbe sostenere lo sviluppo della regione abitata da 300 milioni di persone.
Dopo la visita di Kishida, il suo governo ha approvato un finanziamento al Bangladesh di 1,3 miliardi di dollari per tre progetti infrastrutturali, tra cui un nuovo porto commerciale nell’area di Matarbari con collegamenti agli Stati indiani adiacenti senza sbocco sul mare, tra cui il Tripura. Il progetto previsto di Matarbari consentirebbe la realizzazione del primo porto in acque profonde del Bangladesh in grado di ospitare navi di grandi dimensioni.
«Può essere un piano vantaggioso per l’India e il Bangladesh», ha detto martedì Hiroshi Suzuki, ambasciatore del Giappone in India, citando la proposta del polo industriale durante un incontro di funzionari indiani, bangladesi e giapponesi ad Agartala, la capitale dello Stato di Tripura (nel nord-est della penisola indiana).
Il rappresentante diplomatico ha detto che il porto marittimo dovrebbe diventare operativo entro il 2027 diventando la chiave per costruire un polo industriale che colleghi la capitale del Bangladesh, Dhaka, alle aree dell’India che non possiedono uno sbocco sul mare. Lo Stato di Tripura si trova a circa 100 chilometri dal porto marittimo proposto e potrebbe rivelarsi una porta d’accesso per gli esportatori regionali (in primis quelli giapponesi), ha dichiarato Sabyasachi Dutta, responsabile di Asian Confluence, un think tank che ha organizzato l’incontro di due giorni.
L’India e il Giappone hanno già sviluppato congiuntamente progetti infrastrutturali in Bangladesh, nello Sri Lanka e in Africa, come alternativa all’iniziativa Belt and Road promossa dalla Cina, al fine di contrastare la diffusione dell’influenza di Pechino. Alla fine di dicembre nella capitale Dhaka è stata inaugurata la prima linea di metropolitana attiva in Bangladesh, realizzata grazie a ingenti finanziamenti giapponesi.
Attualmente più di 300 aziende giapponesi operano già in Bangladesh e si prevede che i due Paesi firmino presto un accordo di partenariato economico che potrebbe dare ulteriore impulso all’industria manifatturiera ed attirare altre aziende straniere.
Il Primo Ministro del Bangladesh, Sheikh Hasina, visiterà il Giappone dal 25 al 28 aprile su invito di Kishida. – Pagine Esteri