della redazione
Pagine Esteri, 9 giugno 2023 – Resta alta la tensione al confine tra Libano e Israele. Oggi nel villaggio libanese di Kfar Chouba un gruppo di giovani e contadini ha provato a rimuovere le barriere di filo spinato erette nei giorni scorsi dai militari israeliani e hanno chiuso una galleria sotterranea aperta nell’area dall’Esercito dello Stato ebraico. Successivamente sono cominciati lanci di pietre ai quali i militari israeliani hanno risposto sparando candelotti lacrimogeni, uno dei quali ha colpito e ferito un dimostrante libanese. Sul posto, a sostegno dei manifestanti, è giunto anche Kassem Hachem, un parlamentare del partito sciita Amal alleato del movimento Amal.
I libanesi residenti nella zona sostengono che le forze armate israeliane starebbero svolgendo lavori all’interno del territorio del Paese dei cedri, danneggiando i contadini e i proprietari dei terreni a ridosso del confine.
L’agenzia di stampa Nna di Beirut ha riferito che un reparto dell’esercito libanese si è dispiegato nella zona a protezione del confine e dei dimostranti. Sull’altro versante si sono schierate le forze armate israeliane, con l’appoggio di un carro armato Merkava.
Sono intervenute anche le forze dell’Unifil (Onu). Il loro comandante, Aroldo Lazaro, ha avviato colloqui con ufficiali libanesi e israeliani per ridurre la tensione, invitando le due parti a rispettare la “Linea Blu” di demarcazione per circa 120 chilometri tra Libano e Israele, tracciata dalle Nazioni Unite alla fine dell’occupazione israeliana del territorio meridionale del Libano nel maggio del 2000. Pagine Esteri