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AGGIORNAMENTI 23 OTTOBRE

ORE 20.50

Hamas comunica di aver liberato due ostaggi, pare due donne, per ragioni umanitarie. I media israeliani confermano. Per alcune ore si era paventata la possibilità che fossero rilasciati 50 ostaggi sulla base di indiscrezioni riferite dal New York Times.

ORE 20.15

La Farnesina comunica che è stata confermata la morte di una israeliana con cittadinanza italiana, Liliach Le Havron. Suo marito era stato ritrovato morto la scorsa settimana. Vivevano nel Kibbutz Be’eri.  Risulta disperso un terzo cittadino italo-israeliano che il 7 ottobre era al festival musicale di Reim.

ORE 18

Il New York Times scrive Hamas sta considerando il rilascio di 50 dei 222 ostaggi a Gaza con nazionalità straniera. Il giornale cita un ufficiale militare israeliano secondo il quale il Qatar sta mediando per il rilascio degli ostaggi separatamente da coloro che hanno solo la cittadinanza israeliana. Una fonte vicina ai colloqui ha detto che Hamas ha avvertito che un’offensiva di terra da parte israeliaana ridurrebbe la possibilità che gli ostaggi vengano rilasciati.

ORE 17.00

Migliaia di persone che nei giorni scorsi erano fuggite, ubbidendo all’ordine di evacuazione israeliano, dal nord della Striscia di Gaza stanno tornando nei luoghi di provenienza a causa dell’aumento dei bombardamenti nel sud e della mancanza di rifugi sicuri. Intanto l’Ufficio per il coordinamento degli affari umanitari delle Nazioni Unite (Ocha) ha informato che circa 1,4 milioni di persone, ovvero quasi i due terzi della popolazione totale di Gaza, sono sfollati.

Un attacco aereo israeliano ha colpito un edificio residenziale a soli 200 metri dal quartier generale delle Nazioni Unite a Rafah, nel sud della Striscia di Gaza vicino al confine con l’Egitto, uccidendo e ferendo diverse persone. Lo riferisce un giornalista di Associated Press presente sul posto.

ORE 15.50

Il Ministero della Sanità palestinese ha diffuso gli ultimi dati sulle vittime dei bombardamenti israeliani sulla Striscia di Gaza. I morti sono 5.087, di cui 2.055 bambini e 1.156 donne. 15.273 persone sono rimaste ferite, tra le quali 4.992 minori di 18 anni. 597 famiglie hanno visto morire almeno 2 dei propri membri. Sono stati uccisi 57 tra medici, infermieri e personale sanitario. Le strutture sanitarie bombardate sono 56.

ORE 13.15

La Mezzaluna Rossa annuncia che un terzo convoglio formato da 15 camion è entrato oggi a Gaza con aiuti umanitari, in prevalenza di carattere sanitario.

ORE 11.40 

Secondo l’esercito israeliano, gli ostaggi nelle mani delle diverse organizzazioni palestinesi, portati nella Striscia di Gaza lo scorso 7 ottobre, sarebbero 220. La maggior parte sarebbero nelle mani di Hamas e alcune decine in quelle del Jihad Islamico e del Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina.

Le forze armate israeliane hanno informato che ieri un carro armato israeliano ha aperto il fuoco “per errore” contro una postazione dell’esercito egiziano dall’altra parte del confine meridionale dello “stato ebraico” vicino al valico di frontiera di Kerem Shalom.

L’URNWA – l’Agenzia dell’ONU per i rifugiati – ha elevato a 29 il numero dei suoi dipendenti palestinesi uccisi dai bombardamenti israeliani sulla Striscia di Gaza iniziati il 7 ottobre scorso.

 



 

ORE 11

Almeno un centinaio di cittadini palestinesi con cittadinanza israeliana sono stati arrestati negli ultimi giorni a causa di alcuni post pubblicati sui social network. Una settantina rimangono in carcere mentre la maggior parte di quelli denunciati e scarcerati sono sottoposti agli arresti domiciliari. Lo denuncia in una report l’associazione Adalah.

ORE 10

Secondo il “New York Times”, gli Stati Uniti hanno chiesto al governo Netanyahu, attraverso il segretario alla Difesa Lloyd Austin, di rinviare l’offensiva di terra contro Gaza per favorire le possibilità di liberazione degli ostaggi e per completare il dispiegamento di forze statunitensi nella regione.

della redazione – 

Pagine Esteri, 23 ottobre 2023. Secondo il Ministero della Sanità di Gaza, i bombardamenti israeliani delle ultime 24 ore avrebbero ucciso più di 400 persone. Durante la notte appena trascorsa gli attacchi aerei sono stati continui e lo stesso portavoce militare israeliano riferisce di 230 “obiettivi” centrati dall’aviazione. I palestinesi riportano che l’area più colpita è il campo profughi di Jabalia dove, secondo la Protezione civile di Gaza, sono state uccise 30 persone. Jabalia è il più grande degli otto campi profughi della Striscia di Gaza. Il bilancio totale delle vittime nella Striscia dal 7 ottobre è salito, secondo il Ministero della Salute di Gaza, a 4.651.

 



 

La situazione degli ospedali è descritta da più fonti come “disperata”. I medici di diverse strutture hanno fatto sapere di non avere i mezzi per affrontare l’enorme numero di feriti, tra i quali moltissimi bambini, che riportano ferite gravi e ustioni permanenti. Nel nord della Striscia l’ospedale indonesiano ha comunicato che non potranno più essere effettuati interventi chirurgici se non arriverà presto del carburante, sul quale però Israele ha posto il veto. Tel Aviv continua ad ordinare l’evacuazione delle strutture ospedaliere.

Nella notte l’esercito israeliano ha fatto irruzione nel campo profughi di Jalazone, vicino Ramallah, uccidendo due palestinesi. Le incursioni israeliane sono avvenute in diversi luoghi della Cisgiordania occupata, portando all’arresto di decine di palestinesi a Betlemme, Ramallah, Jenin, Nablus e in altre zone.

Secondo le autorità palestinesi dall’attacco di Hamas dello scorso 7 ottobre, che ha causato la morte di più di 1.400 israeliani, civili e militari, sono stati arrestati in Cisgiordania circa 1.200 palestinesi.

È terminata ieri l’evacuazione di 14 aree israeliane vicine al confine con il Libano, dove continua lo scambio a fuoco tra esercito ed Hezbollah. – Pagine Esteri