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AGGIORNAMENTI 27 OTTOBRE

ORE 24 

I palestinesi riferiscono di un massacro di 15-20 persone a causa di un raid aereo sul campo profughi di Shate (Gaza city). I feriti sarebbero decine.

ORE 21 

E’ in corso un massiccio attacco israeliano di fanteria e mezzi corazzati a Beit Hanoun e altri centri abitati nel centro-nord di Gaza. Vi partecipano anche aerei ed elicotteri e, pare, anche mezzi navali. Hamas da parte sua dice di aver ingaggiato combattimenti a Beit Hanoun e a Est di Burej e, secondo media arabi, avrebbe sparato razzi anticarro contro i carri armati israeliani. Il bombardamento aereo continua intenso. Notizie di civili in fuga verso sud.

ORE 20.30

Immagini mostrano carri armati israeliani avvicinarsi alla recinzione al confine con Gaza. Manifestazioni nella Cisgiordania occupata, a Nablus, Tulkarem, Ramallah e in altre città, dopo il taglio delle comunicazioni a Gaza e l’inizio del bombardamento più violento del conflitto.

L’Assemblea Generale dell’Onu ha approvato una risoluzione che chiede una “tregua umanitaria immediata”.

ORE 19.30

Le forze armate israeliane hanno dichiarato che stanno estendendo l’attacco di terra a Gaza.

La Mezzaluna Rossa palestinese ha dichiarato di non poter in alcun modo comunicare con la propria sala operativa nella Striscia di Gaza, perché le autorità israeliane hanno tagliato tutte le reti di comunicazione, compresa internet e rete telefonica fissa e mobile. “Questa interruzione non ci consente di portare avanti il servizio di emergenza e di smistare le ambulanze verso i luoghi di emergenza e i feriti negli ospedali”.

 

ORE 18.35

Lanci di razzi da Gaza verso il centro di Israele. Le autorità israeliane segnalano lanci provenienti anche dal Libano. Sirene antirazzo suonano anche a Tel Aviv.

 

ORE 18.30

Distrutto il memoriale della giornalista Shireen Abu Akleh, costuito a Jenin, nel luogo in cui è stata uccisa l’11 maggio del 2022. La Federazione internazionale dei giornalisti ha condannato l’atto vandalico e ha chiesto alla Corte penale internazionale di indagare sull’uccisione della giornalista. Al momento è in corso a Gaza un attacco che alcuni media definiscono “il più violento dall’inizio della guerra”. I cellulari hanno perso completamente la linea e anche i più grandi network, come Al Jazeera, non sono in grado di contattare i propri corrispondenti.

 

ORE 16.30

“Il comando centrale di Hamas è sotto e all’interno dell’ospedale Shifa di Gaza City, il più grande della Striscia. Hamas gestisce la guerra dagli ospedali e usa i civili come scudi umani”. L’incredibile affermazione arriva dal portavoce militare israeliano Daniel Hagari.

Da parte sua il presidente francese Emmanuel Macron, che solo pochi giorni fa aveva espresso totale sostegno a Israele, affermando che Hamas è come l’ISIS, oggi è intervenuto affermando che “Il blocco totale, i bombardamenti indiscriminati e la prospettiva di un’operazione di terra non sono in grado di fornire una protezione sufficiente ai civili palestinesi”. “È cruciale che Israele agisca in modo mirato contro i terroristi” ha detto Macron al termine del Consiglio Europeo. “Penso che sia legittimo chiedersi se Israele viola il diritto internazionale dopo aver visto le immagini, la sofferenza e lo sfollamento di oltre un milione di persone da tre settimane” ha detto invece il primo ministro spagnolo Pedro Sanchez.

Gli Stati Uniti impongono sanzioni a otto individui e quattro entità presumibilmente legate a Hamas. Lo ha annunciato il segretario di Stato Antony Blinken.

 

ORE 13.45

Le Nazioni Unite hanno accusato Israele di commettere crimini di guerra nella Striscia di Gaza avendo messo in atto una ”punizioni collettiva” della popolazione palestinese dopo il massacro compiuto da Hamas il 7 ottobre. ”La punizione collettiva è un crimine di guerra. La punizione collettiva da parte di Israele dell’intera popolazione di Gaza deve fermarsi immediatamente”, ha detto Ravina Shamdasani, portavoce dell’Alto commissariato Onu per i diritti umani, nel corso di una conferenza stampa a Ginevra. Anche Hamas, spiega l’Agenzia Onu, ha commesso crimini di guerra e atrocità lo scorso 7 ottobre e continua a compirli tenendo in ostaggio civili.

L’Unesco, l’organismo dell’Onu per la Scienza, l’Educazione e la Cultura ha emesso un comunicato in cui chiede “lo stop immediato dei bombardamenti contro le scuole” nonché “la protezione delle strutture educative, che servono spesso da rifugi per la popolazione”. Nel comunicato l’Unesco ricorda che colpire o usare scuole e strutture educative a ” fini militari costituisce una violazione del diritto internazionale”

Sirene anti missile hanno suonato poco dopo le 14 (le 13 in Italia) a Tel Aviv ed in altre località della zona centrale di Israele oltre che ad Ashdod, una città del sud. A Tel Aviv un razzo ha colpito un edificio ferendo tre persone.

Oggi intanto sono solo 10 i camion carichi di aiuti umanitari che Israele ha fatto entrare nella Striscia di Gaza dall’Egitto dal valico di Rafah.

ORE 12.30

Richard Peeperkorn, responsabile dell’Organizzazione Mondiale della Sanità nella Striscia, ha detto che l’agenzia ha ricevuto stime secondo cui circa 1.000 corpi non identificati sono ancora sepolti sotto le macerie di Gaza e non sono ancora inclusi nel bilancio delle vittime.

Il coordinatore generale di Medici Senza Frontiere (MSF) nei territori palestinesi occupati, David Cantero, ha chiesto di mettere fine al “bagno di sangue” provocato dai “bombardamenti indiscriminati” israeliani sulla Striscia di Gaza. .

Il Pentagono ha informato che sta inviando altri 900 militari statunitensi in Medio Oriente che saranno distribuiti in varie basi della regione.

Le forze armate iraniane effettueranno nei prossimi giorni esercitazioni militari su larga scala con veicoli blindati, artiglieria, missili, elicotteri e droni. Le esercitazioni militari dureranno due giorni e si svolgeranno nella provincia di Isfahan, nel centro del paese, ha riferito venerdì l’agenzia Tasnim, legata ai Guardiani della Rivoluzione.

ORE 12.00

La nave portaelicotteri francese Tonnerre potrebbe arrivare già nel fine settimana al largo della Striscia di Gaza. Lo ha annunciato la ministra degli Esteri francese Catherine Colonna in una intervista. Formalmente Parigi ha inviato la nave da guerra per evacuare i 170 cittadini francesi intrappolati nella Striscia di Gaza e per partecipare ad eventuali operazioni di soccorso alla popolazione civile, ma appare chiaro che Macron non vuole lasciare ai soli Stati Uniti la gestione dell’attuale crisi.

Hamas non potrà rilasciare gli ostaggi sequestrati durante l’attacco a Israele del 7 ottobre finché non verrà concordato un cessate il fuoco duraturo. Lo scrive il quotidiano russo Kommersant citando un membro della delegazione di Hamas in visita a Mosca.

Le forze di occupazione israeliane hanno arrestato 1.030 cittadini palestinesi in Cisgiordania dal 7 ottobre. Tra gli arrestati ci sarebbero 670 presunti attivisti di Hamas.

ORE 11,30

Philippe Lazzarini, Commissario generale dell’Unrwa – l’Agenzia dell’ONU per i rifugiati palestinesi – stamattina ha tenuto una conferenza stampa presso il quartier generale dell’organizzazione a Gerusalemme. Lazzarini ha confermato che la situazione umanitaria a Gaza è gravissima e che alla popolazione palestinese servono immediatamente ingenti quantità di beni di prima necessità. Agli operatori dell’URNWA a Gaza – ha spiegato Lazzarini – serve il carburante perché altrimenti non sono in grado di continuare l’assistenza della popolazione civile. Il Commissario Generale dell’Urnwa ha detto di non essere a conoscenza di furti di carburante da parte di Hamas ed ha elevato a 57 il numero dei suoi dipendenti palestinesi uccisi dalle bombe israeliane dal 7 ottobre nella Striscia.

Philippe Lazzarini durante la conferenza stampa

ORE 10,50

Secondo le Nazioni Unite nelle ultime 24 ore gli attacchi israeliani hanno ucciso a Gaza 481 persone, di cui 209 bambini. Ieri un bombardamento ha colpito le aree residenziali di Khan Yunis, con circa 40 morti, e quelli a Rafah, vicino al confine con l’Egitto e zona di arrivo degli aiuti umanitari. Quest’ultimo attacco ha ucciso 12 persone, tra cui cinque bambini.

Ancora un bombardamento su territorio egiziano dopo il missile su Taba lanciato nella notte: secondo l’agenzia Reuters che cita due fonti di sicurezza egiziane, un razzo è caduto nella città egiziana di Nuweiba sul Mar Rosso. Secondo le autorità militari israeliane gli attacchi potrebbero essere partiti dallo Yemen; nei giorni scorsi le milizie sciite Houthi avevano già lasciato dei missili che però erano stati intercettati e abbattuti da alcuni navi statunitensi e dall’Arabia Saudita.

ORE 10

Tre palestinesi sono stati uccisi – e altri 12 feriti – dall’esercito israeliano a Jenin, nel nord della Cisgiordania. Lo ha fatto sapere il direttore dell’ospedale cittadino Wissam Bakr.

Le Nazioni Unite rendono noto che circa 30 mila persone che nei giorni scorsi si erano spostati nel sud della Striscia di Gaza obbedendo alle imposizioni israeliane sono ritornati nel nord del territorio palestinese a causa degli intensi bombardamenti che ci sono anche nel sud del territorio e del sovraffollamento dei rifugi.

Il portavoce militare israeliano Daniel Hagari ha informato questa mattina che gli ostaggi israeliani e stranieri nelle mani di Hamas e di altri gruppi e partiti della resistenza palestinese sono 229.

Re Carlo d’Inghilterra, che è presidente della Croce Rossa Britannica, ha incontrato a Buckingham Palace i responsabili delle associazioni Medical Aid for Palestinians, British Red Cross, Unicef Uk e Christian Aid per discutere della crisi umanitaria a Gaza.

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di Redazione

Pagine Esteri, 27 ottobre 2023 – Durante la notte reparti di fanteria israeliani sono di nuovo penetrati all’interno della Striscia di Gaza accompagnati da un certo numero di carri armati. Con il consueto comunicato stereotipato, i comandi militari di Tel Aviv affermano di aver colpito postazioni e infrastrutture di Hamas senza fare alcun riferimento al tipo di resistenza incontrata e al numero di vittime civili. Non si placano comunque i martellanti bombardamenti da parte dei caccia e dei missili israeliani che hanno ridotto in macerie molte località meridionali palestinesi, distruggendo o danneggiando fortemente finora più del 25% di tutti gli edifici della Striscia di Gaza, compresi ospedali, scuole, moschee, chiese, panetterie, supermercati. Sempre secondo Israele sarebbero stati colpiti «più di 250 obiettivi».

La situazione umanitaria all’interno della Striscia diventa sempre più drammatica: la Mezzaluna Rossa Palestinese ha affermato ieri solo 12 camion di aiuti umanitari sono entrati nel territorio assediato attraverso il valico di Rafah con l’Egitto. Israele continua ad opporsi all’invio di carburante necessario ad azionare le pompe che iniettano acqua potabile nelle condutture e a fornire elettricità alle strutture sanitarie.
Ieri, il ministero della Sanità di Gaza ha pubblicato un documento di 212 pagine con l’elenco di tutti i nomi e i numeri di identificazione dei 7.028 palestinesi uccisi dai bombardamenti israeliani dal 7 ottobre scorso, dopo che il presidente degli Stati Uniti Joe Biden aveva messo in dubbio l’attendibilità dei bilanci delle vittime forniti dalle autorità della Striscia. Ieri un portavoce di Hamas ha anche affermato che gli attacchi israeliani hanno finora ucciso circa 50 ostaggi.

Sempre stanotte i caccia di Washington hanno bombardato due postazioni delle milizie sciite filoiraniane in Siria, accusate di aver lanciato nei giorni scorsi degli attacchi contro alcune basi militari statunitensi nel nord-est della Siria e in Iraq. Gli attacchi sono stati condotti dagli F-16 nei pressi di Abu Kamal, una città siriana al confine con l’Iraq.

Sei persone invece sono state ferite da un razzo caduto nella notte su Taba, una cittadina egiziana al confine con Israele (che forse era il reale obiettivo del lancio). Alcuni testimoni hanno riferito che il razzo è caduto sulla dependance di un ospedale in questa città sul Mar Rosso, situata all’estremità nord-orientale del Sinai.

Sul fronte politico, i leader dei 27 Stati membri dell’UE hanno chiesto all’unanimità “corridoi umanitari e pause” nei bombardamenti su Gaza per consentire a cibo, acqua e forniture mediche di raggiungere la popolazione palestinese. In un testo di compromesso, concordato dopo ore di discussioni, i capi di Stato e di governo dei 27 hanno dichiarato che l’UE “ribadisce l’importanza di garantire la protezione di tutti i civili in ogni momento in linea con il diritto umanitario internazionale” e che “deplora tutti perdita di vite civili”. Ma nel testo manca ogni riferimento alla richiesta di un cessate il fuoco immediato che invece è richiesto dai paesi arabi, dalla Russia, dalla Cina e da alcuni paesi dell’America Latina. – Pagine Esteri