Pagine Esteri, 19 aprile 2024. Ordinato il rilascio della professoressa della Hebrew University Nadera Shalhoub-Kevorkian, arrestata giovedì dalla polizia israeliana con l’accusa di incitamento contro lo stato di Israele.
La professoressa palestinese con cittadinanza israeliana, molto nota in ambiente accademico, era stata sospesa il 9 marzo dall’università per alcuni commenti critici sull’occupazione israeliana e per aver definito “genocidio” la strage in corso nella Striscia di Gaza. La docente aveva espresso anche l’opinione che alcuni dei crimini del 7 ottobre durante l’attacco di Hamas in Israele siano stati ingigantiti per “ritrarre i palestinesi come mostri”. L’università ha reintegrato la professoressa dopo averle chiesto un chiarimento sulle sue dichiarazioni.
Nonostante ciò, la polizia ha fatto irruzione nella sua abitazione l’ha arrestata, perquisendo la casa e sequestrando dispositivi elettronici di sua proprietà e libri, tra i quali testi del poeta palestinese Mahmoud Darwish. Il giudice al quale è stato presentato il caso si è espresso per il rilascio ma la polizia israeliana ha fatto ricorso.
Durante l’udienza, manifestanti si sono radunati all’esterno del tribunale per protestare contro il suo arresto, condannato anche dai vertici della Hebrew University.
Oggi il tribunale distrettuale di Gerusalemme ha rigettato il ricorso, affermando che non esistono prove tali da considerarla un pericolo e pertanto trattenerla in detenzione. La polizia l’ha accusata di incitamento al terrore, alla violenza e al razzismo ma l’arresto è stato ritenuto “ingiustificato” dal tribunale.
Dopo la notizia del suo arresto, il ministro della sicurezza nazionale Itamar Ben Gvir aveva gioito e si era congratulato con gli agenti: “il suo fermo manda un messaggio positivo, ossia che chi incita contro Israele non si può nascondere dietro al suo titolo o al suo ruolo”.
Il Centro legale per i diritti delle minoranze arabe in Israele, Adalah, ha dichiarato che “le argomentazioni della polizia mostrano chiaramente che l’arresto della professoressa Shalhoub-Kevorkian è illegale e prende di mira la sua ricerca, il lavoro accademico e le opinioni critiche nei confronti di Israele nei forum internazionali. Sotto la guida e l’incoraggiamento del Ministro della Sicurezza Nazionale, apertamente razzista, Itamar Ben-Gvir, la polizia sta ora perseguitando accademici di fama mondiale sulla base delle loro opinioni dissenzienti e del loro lavoro accademico”. Pagine Esteri