della redazione

(nella foto fermo immagine la base aerea di Ramat David ripresa da un drone di Hezbollah)

Pagine Esteri, 22 settembre 2024 – Hezbollah ha risposto intorno alla mezzanotte con il lancio di 10 missili a medio raggio ai continui attacchi che ha subito nei giorni scorsi da Israele e che hanno ucciso oltre 80 persone in Libano e alcuni suoi comandanti militari. In un comunicato il movimento sciita ha affermato di aver preso di mira la base militare e l’aeroporto di Ramat David nella regione di Haifa “con decine di razzi Fadi-1 e Fadi-2”.

Nella sua breve dichiarazione trasmessa dal canale tv Al-Manar, Hezbollah specifica che questi attacchi sono “una risposta alle ripetute aggressioni israeliane contro varie regioni libanesi”. Non menziona però l’assassinio di diversi dei suoi comandanti militari venerdì pomeriggio in un bombardamento israeliano contro la periferia meridionale di Beirut, che ha causato decine di feriti e diverse vittime civili. Non menziona nemmeno le esplosioni di cercapersone e walkie-talkie appartenenti al partito martedì e mercoledì in tutto il Libano.

Questo attacco di Hezbollah è il più a lungo raggio dall’inizio del conflitto tra il partito sciita e Israele dal 7 ottobre, quando il movimento sciita ha cominciato una guerra di logoramento a bassa intensità in sostegno di Gaza sotto attacco. Il conflitto tuttavia è progressivamente salito di livello e il governo israeliano ha ordinato di lanciare attacchi sempre più profondi e letali in Libano.

La radio israeliana afferma che 15 razzi sono stati intercettati e abbattuti dalla difesa antiaerea. Secondo il giornale Maariv, almeno una persona è stata ferita. Israel HaYom che detriti di missili sono caduti in aree aperte. Le immagini che circolano sui social media mostrano incendi in alcune strade israeliane.

Le prossime ore saranno fondamentali per capire le intenzioni di Israele. Secondo gli esperti, Tel Aviv potrebbe usare l’attacco contro la base militare di Ramat David per dare inizio alla massiccia campagna militare in Libano di cui si parla da giorni. Pagine Esteri