Comunicato di Music for Peace
Music for Peace intende porre luce sulla situazione del convoglio di aiuti umanitari destinato alla popolazione civile della Striscia di Gaza. La stessa ha provveduto a raccogliere oltre 80 tonnellate di generi di prima necessità (grazie alla collaborazione della cittadinanza e varie associazioni e collettivi italiani) di altissima qualità. I materiali sono suddivisi tra alimenti non deperibili, medicinali e presidi medici, per un valore totale di circa 800.000 €, il tutto stoccato in 4 container, dal 20 giugno u.s. fermi presso la sede dell’Organizzazione, a Genova, a causa della mancanza di adeguato supporto da parte degli stakeholders nazionali e internazionali nel velocizzare e seguire le procedure.
Le ultime notizie ricevute
Il 1° ottobre u.s. sottoponiamo nuovamente le Packing List al COGAT, attraverso l’intermediazione di UNOPS. Tale richiesta risulta essere in attesa di riscontro. Il 2 ottobre u.s. veniamo informati delle nuove norme introdotte dalle Autorità Israeliane. Norme che hanno immediatamente colpito i convogli umanitari, che già nel mese di settembre hanno subìto un rallentamento spaventoso che va sommato alla generica difficoltà di effettuare spedizioni in quell’area.
L’esperienza dell’Organizzazione Music for Peace
Esperienza trentennale che vanta per quanto riguarda interventi umanitari in zone colpite da conflitti. Nello storico dell’Organizzazione è possibile annoverare numerose missioni umanitarie realizzate a fuoco in corso, come Afghanistan (2002), Iraq (2003), Ucraina (2022). Da ottobre 2023 a gennaio 2024 Music for Peace ha attivato, con il supporto dei propri referenti in loco, un progetto di cucina di strada di emergenza che ha garantito un pasto giornaliero a due mila persona, tra donne, minori e anziani. Nell’aprile scorso, nonostante i trattamenti e le difficoltà derivanti dalle restrizioni imposte dalle Autorità egiziane verso la mia persona, siamo riusciti a consegnare un convoglio di 40 tonnellate di aiuti umanitari. In Sudan, dove Music for Peace è operativa dal 2018, non ha cessato di fornire sostegno materiale alla popolazione civile durante il conflitto aperto tra l’Esercito e le Rapid Support Forces, risalente al 15 aprile 2023. Nella stessa Striscia di Gaza sono stati continuativi gli interventi di primissima emergenza realizzati a partire dal 2009.
Le autorità italiane
Music for Peace è un’Organizzazione della Società Civile (OSC), pertanto regolarmente iscritta nell’elenco dell’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo. Nonostante il riconoscimento dell’Organizzazione da parte del MAECI, l’iter delle procedure previste dalle Nazioni Unite è intrapreso coercitivamente in maniera indipendente. È facile capire quanto possa essere inaccessibile per un’organizzazione (anche se abituata a lavorare in emergenze nei contesti di conflitto) ottenere accreditamenti presso strutture internazionali senza il giusto supporto ufficiale da parte del proprio paese. In data 28 settembre 2024, abbiamo preso atto della dichiarazione del Ministro degli Affari Esteri, nella quale si evidenzia l’invio di 60 tonnellate di aiuti destinati alla popolazione civile di Gaza. È da mesi che MFP scrive al Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale (MAECI), e il nostro Consolato a Gerusalemme è stato costantemente sollecitato dall’Onorevole Arturo Scotto, informando che esistono 80 tonnellate di aiuti umanitari raccolti grazie alla generosità dei cittadini italiani e stoccati presso la sede di Music for Peace a Genova, pronti per essere invitati con destinazione Gaza. Il Ministro Tajani, nell’intervista rilasciata ad Avvenire, ha annunciato la decisione di coinvolgere la FAO, il WFP, la Croce Rossa e la Mezzaluna Rossa. Tuttavia, risulta sorprendente che un’Organizzazione ufficialmente riconosciuta dal Ministero non abbia ricevuto alcun riscontro in merito alle richieste di coordinamento con le proprie autorità. È fondamentale, soprattutto in queste circostanze, promuovere un dialogo costruttivo e tempestivo con le organizzazioni italiane impegnate in questi contesti.
A cosa si appella Music for Peace:
Music for Peace si appella ai principi del Diritto Internazionale Umanitario, in particolare la Convenzione di Ginevra del 1949 e dai Protocolli Aggiuntivi del 1977, “le parti coinvolte in un conflitto armato hanno l’obbligo di consentire e facilitare il passaggio rapido e senza ostacoli di aiuti umanitari destinati a popolazioni civili”. Inoltre, il Principio di Umanità, enunciato nella Risoluzione 46/182 dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, impone la protezione della vita e della dignità umana come priorità nelle operazioni di soccorso. Music for Peace fa appello a tutte le giornaliste e i giornalisti affinché diano visibilità al grave problema del mancato coordinamento e alla situazione di stallo che perdura ininterrottamente da giugno u.s. Il vostro contributo è fondamentale per portare all’attenzione pubblica una domanda che richiede un’urgente soluzione.
Cosa richiede Music for Peace
Music for Peace, pienamente consapevole delle complesse difficoltà operative, esorta con urgenza l’apertura di un corridoio umanitario per permettere l’accesso agli aiuti vitali fondamentali in questo momento per tutti i civili all’interno della Striscia di Gaza, da mesi privati di beni e servizi essenziali.