Un aereo militare statunitense sta trasportando migranti in India, segnando la destinazione più lontana raggiunta finora dai voli di deportazione dell’amministrazione Trump. Lo ha riferito lunedì un funzionario degli Stati Uniti, parlando in condizione di anonimato.
L’amministrazione Trump ha sempre più coinvolto l’esercito nella gestione dell’immigrazione, impiegando truppe aggiuntive al confine con il Messico, utilizzando aerei militari per le deportazioni e persino adibendo basi militari come centri di accoglienza temporanei.
Secondo un funzionario sentito dall’agenzia di stampa Reuters, l’aereo da trasporto C-17 è partito per l’India con migranti a bordo e impiegherà almeno 24 ore per raggiungere la destinazione. Il Pentagono ha inoltre avviato operazioni per trasferire oltre 5.000 immigrati detenuti dalle autorità statunitensi a El Paso, in Texas, e San Diego, in California.
Finora, i voli militari hanno trasportato migranti verso Paesi dell’America Latina come Guatemala, Perù e Honduras. Tuttavia, il ricorso a mezzi militari per le deportazioni comporta costi elevati. Secondo un’inchiesta di Reuters, un volo di rimpatrio in Guatemala effettuato la scorsa settimana potrebbe essere costato almeno 4.675 dollari per migrante.
L’uso dell’esercito per la gestione dell’immigrazione continua a suscitare polemiche, mentre l’amministrazione Trump intensifica le misure per contenere il flusso migratorio. Pagine Esteri