L’Egitto ha svelato i piani ambiziosi per la costruzione di una nuova città nel deserto. Il progetto che prevede la deviazione di circa il 7% della quota annuale del Nilo dalle fertili terre del Delta verso complessi residenziali di lusso e un vasto progetto agricolo. L’iniziativa, presentata dal primo ministro Mostafa Madbouly, mira a rilanciare l’economia attraverso “idee innovative e non tradizionali”, ma solleva preoccupazioni per la già critica carenza d’acqua nel Paese.
La nuova città, chiamata Jirian, sorgerà a 42 km a ovest del Cairo, coprendo un’area di 6,8 milioni di metri quadrati. Ogni giorno, 10 milioni di metri cubi d’acqua del Nilo verranno convogliati verso questa zona, alimentando non solo le abitazioni di lusso con facciate in vetro, ma anche il progetto agricolo “New Delta”, che si estenderà per 2,28 milioni di acri.
Il progetto è gestito da tre sviluppatori privati, in collaborazione con Mostakbal Misr per lo Sviluppo Sostenibile, un’agenzia legata all’esercito. Oltre alle residenze, Jirian includerà: aree commerciali, un porto turistico e una zona franca per incentivare gli investimenti.
L’Egitto però affronta una grave carenza idrica, con il Nilo che fornisce il 97% dell’acqua dolce del Paese. La deviazione di una parte significativa del fiume verso Jirian potrebbe aggravare la situazione, soprattutto nel Delta del Nilo, dove l’agricoltura è già minacciata da salinizzazione e siccità. Inoltre, il Paese sta già lottando con blackout energetici frequenti, un’inflazione galoppante (oltre il 30% nel 2023) e un debito pubblico insostenibile.
Il governo sostiene che Jirian aumenterà il valore dei beni statali e attirerà investitori stranieri, ma alcuni esperti temono che si tratti di un progetto elitario, che beneficerà pochi a scapito delle necessità idriche di milioni di egiziani. Perciò il dibattito è aperto: questa città rappresenta una svolta economica o un azzardo ambientale? Con la popolazione in crescita e le risorse idriche in diminuzione, non sarà semplice per le autorità bilanciare innovazione e sostenibilità.