Pagine Esteri – L’Egitto sta progettando la realizzazione di un nuovo gasdotto del valore stimato di 400 milioni di dollari per convogliare maggiori volumi di gas naturale provenienti da Israele.
Secondo il quotidiano “Asharq”, che cita fonti del regime egiziano, la realizzazione dell’opera avverrà interamente all’interno dei confini del paese arabo.
A occuparsi della costruzione del gasdotto dovrebbe essere la “Egyptian Natural Gas Company” (Gasco) e il costo dell’opera sarà sostenuto dal governo egiziano, mentre la compagnia israeliana NewMed Energy – partner del giacimento Leviathan, situato al largo della costa settentrionale di Israele – avrà il compito di estendere la rete fino al confine e collegarla al nuovo impianto.
Il gas viene trasportato dai giacimenti israeliani attivi nel Mar Mediterraneo, passa attraverso la Striscia di Gaza e il Sinai e raggiunge l’Egitto.
All’inizio di agosto, Il Cairo e NewMed Energy hanno sottoscritto un emendamento al precedente accordo di fornitura di gas, che prevede l’aggiunta di 130 miliardi di metri cubi complessivi, suddivisi in due fasi.
Nella prima, l’Egitto riceverà circa 20 miliardi di metri cubi subito dopo l’entrata in vigore del nuovo contratto.
Nella seconda, le esportazioni potranno arrivare fino a 110 miliardi di metri cubi, subordinatamente agli investimenti e all’espansione delle infrastrutture di trasporto.
L’intesa estende la durata delle forniture fino al 2040 o comunque fino all’esaurimento dei volumi supplementari concordati, con l’obiettivo di soddisfare la crescente domanda energetica interna e rafforzare al tempo stesso la posizione dell’Egitto come hub regionale per il gas naturale liquefatto destinato ai mercati europei e asiatici.
La produzione egiziana di gas, secondo i dati disponibili, è passata dai 6,1 milioni di metri cubi di marzo 2021 ai soli 3,5 dello scorso maggio, con un crollo del 45%. Negli ultimi anni si sono moltiplicati nel paese dei lunghi blackout energetici, soprattutto nei mesi più caldi, che hanno suscitato proteste. L’accordo tra il Cairo e Tel Aviv ha un valore totale di 35 miliardi di dollari.
Recentemente anche la Giordania ha aumentato la quantità di gas naturale importato dallo “stato ebraico” per un valore complessivo di 10 miliardi di dollari. – Pagine Esteri