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Pagine Esteri, 30 ottobre 2024 – L’Esercito degli Stati Uniti sta conducendo esercitazioni senza precedenti nella regione dell’Indo-Pacifico per prepararsi all’eventualità di un conflitto con la Repubblica Popolare Cinese.

A scriverlo è il “New York Times”, secondo cui le forze di terra statunitensi stanno effettuando manovre basate in parte sulle osservazioni del conflitto tra Ucraina e Russia, e in parte sulle peculiarità del teatro litoraneo che farebbe da scenario a un conflitto con la principale potenza asiatica.

Secondo alcuni analisti interpellati dal quotidiano statunitense, diversamente dal Corpo dei Marine e dalla Marina, l’Esercito americano non sarebbe pronto ad uno scontro sul campo con quello moderno e tecnologicamente avanzato di Pechino, sostenuto da una vasta rete satellitare.

Il “New York Times” descrive alcune delle manovre più recenti intraprese dall’Esercito Usa, e sottolinea come da queste esercitazioni emergano difficoltà operative e logistiche significative.

Secondo l’autrice del reportage, vista la crescente probabilità di uno scontro diretto con la Cina, il Pentagono sarebbe impegnato in uno sforzo straordinario per trasformare un esercito numeroso e goffo in una forza reattiva in grado di agire in modo rapido e coerente.

Per questo le truppe sarebbero impegnate in esercitazioni sempre più frequenti. Questo mese, ad esempio, 864 paracadutisti hanno effettuato prove di lancio in Alaska, ma solo la metà è riuscita a raggiungere con successo il punto di arrivo: alcuni degli aerei da trasporto tattico C-17 hanno riscontrato avarie ai portelloni, e alcuni dei paracadutisti hanno riportato slogature o traumi cranici. Un militare 19enne è rimasto gravemente ferito a causa della mancata apertura del suo paracadute principali.

Altre esercitazioni si sono svolte nel Pacifico, ad alcune decine di chilometri da Pearl Harbor, dove l’Esercito Usa ha effettuato prove di sbarco, mentre alle Hawaii si sono svolte esercitazioni di mimetizzazioni di veicoli e unità di comando e controllo.

Il Pentagono definisce lo scenario simulato da queste manovra una “guerra tra grandi potenze”, che comporterebbe un conflitto aperto tra le due forze armate più potenti del mondo, entrambe superpotenze nucleari, e con la possibile partecipazione di altri avversari dotati di armi nucleari come la Corea del Nord e la Russia. Di fatto uno scenario da guerra mondiale che verrebbe combattuto su vari fronti e sia per terra, per mare e per aria. Pagine Esteri