della redazione
Pagine Esteri, 4 aprile 2023 – Almeno due civili siriani sono morti in un raid aereo israeliano contro Damasco avvenuto la scorsa notte. Oltre alle due vittime civili, l’attacco ha provocato “danni materiali”. E’ la quarta volta che Israele bombarda la Siria in meno di una settimana. Ed è la settima volta che attacca la Siria da quando il Paese è stato devastato da un terremoto di magnitudo 7,7 due mesi fa.
Il 30 e il 31 marzo Israele aveva colpito la capitale siriana delle alture del Golan occupate, uccidendo due consiglieri militari del Corpo delle guardie rivoluzionarie dell’Iran (IRGC). Due giorni dopo, aerei da combattimento israeliani hanno lanciato dallo spazio aereo libanese un nuovo raid contro la città di Homs, ferendo almeno cinque soldati dell’esercito siriano.
Gli attacchi aerei israeliani sulla Siria sono illegali secondo il diritto internazionale ma Tel Aviv li giustifica come raid preventivi contro presunte postazioni e depositi di armi dell’Iran e del movimento sciita libanese Hezbollah, alleati di Damasco. L’escalation avviene in un periodo di forte tensione – segnato da attacchi e rappresaglie con morti e feriti – tra miliziani pro-Iran e le forze statunitensi che occupano porzioni di territorio siriano. A ciò si è aggiunto l’intensificarsi degli attacchi israeliani ai quali l’Iran ha risposto domenica notte lanciando un drone verso il territorio dello Stato ebraico.
In una dichiarazione rilasciata il 31 marzo, il ministero della difesa siriano ha affermato che i continui bombardamenti aerei di Israele sarebbe coordinati con miliziani estremisti. “Questi ripetuti attacchi – è scritto in un comunicato mostrano lo stretto coordinamento tra… Israele e gruppi terroristici… Il coordinamento dimostra oltre ogni dubbio le intenzioni deliberate contro la Siria che mirano a prolungare il conflitto (interno) e a esaurire le capacità del Paese”. Secondo Damasco, dall’inizio della guerra in Siria nel 2011, ci sarebbero stati livelli significativi di coordinamento tra Israele e gruppi jihadisti e qaedisti, in particolare Jabhat al-Nusra – l’ex ramo di Al-Qaeda nel paese, che ora è noto come Hayat Tahrir al -Sham (HTS). Pagine Esteri