della redazione
Pagine Esteri, 12 aprile 2023 – Almeno 80 persone, incluse donne e bambini, sono state uccise a seguito di un raid aereo governativo contro un raduno pro-democrazia nel nord-ovest del Paese. Secondo il quotidiano Nikkei, l’attacco si è verificato durante una cerimonia per l’insediamento dell’amministrazione locale nella regione di Sagaing. Attorno alle 7:40 di ieri un jet ha sganciato bombe sui civili, sui quali poi ha aperto il fuoco anche un elicottero.
Alla fine del mese scorso, durante la parata militare per la Giornata delle forze armate, il capo della giunta Min Aung Hlaing aveva annunciato ribadito che l’esercito intraprenderà “un’azione decisiva” contro gli oppositori e i gruppi armati etnici che li sostengono facendo riferimento indiretto all’esecutivo ombra dell’opposizione formato dai dirigenti della Lega nazionale per la democrazia (Lnd) della deposta leader Aung San Suu Kyi.
La strage di civili è stata seguita da una ampia condanna internazionale della dittatura militare che controlla Myanmar. La giunta ha reagito respingendo accuse e critiche ma poco più di due anni dal golpe del primo febbraio 2021, che ha deposto il governo di Aung San Suu Kyi, il governo militare appare se,mpre più fragile. Il mese scorso la giunta aveva annunciato la proroga dello stato d’emergenza e il rinvio dei piani per un ritorno alle urne, inizialmente fissato per agosto 2023.