della redazione

Pagine Esteri, 8 giugno 2023Irruzione la scorsa notte di ingenti forze militari israeliane nel cuore di Ramallah, città dove hanno sede la presidenza e il governo dell’Autorità nazionale palestinese. Decine di automezzi blindati hanno circondato l’appartamento della famiglia del prigioniero palestinese Islam Faroukh in un edificio residenziale a più piani nella zona di Ramallah Al-Tahta (la Città Vecchia) e dopo aver fatto uscire i genitori e le sorelle del detenuto, lo hanno fatto saltare in aria, provocando danni gravi anche ad altre abitazioni.

    Islam Faroukh è in prigione per aver compiuto lo scorso novembre un doppio attentato a Gerusalemme in cui sono rimasti uccisi due israeliani. Israele oltre al carcere prevede anche la demolizione delle case dei palestinesi responsabili di attacchi e attentati, punendo in questo mondo anche i loro famigliari.

Le forze armate israeliane sono state affrontate in diversi quartieri di Ramallah da gruppi di decine di giovani palestinesi con lanci di pietre e bottiglie incendiarie. Il Ministero della Salute ha riferito di ​sei feriti portati negli ospedali della città, alcuni dei quali colpiti da proiettili veri. I palestinesi denunciano attacchi di soldati israeliani ai giornalisti che stavano seguendo gli scontri.

Un reporter, Moemen Samrin, 23 anni, ferito alla testa, è stato portato all’ospedale in condizioni gravi. Il giornalista si trovava assieme a una ventina di colleghi quando è stato colpito da un proiettile di metallo rivestito di gomma dietro l’orecchio destro. Ha subito fratture al cranio. Samrin non è stato l’unico reporter ferito. Un cameraman della TV Arabiya, Rabih Al-Munir, è stato ferito all’addome anche lui da un proiettile di metallo rivestito di gomma.

Le forze di sicurezza dell’Autorità nazionale palestinese sono rimaste nelle loro caserme e non sono intervenute. Pagine Esteri