AGGIORNAMENTI 13 SETTEMBRE 2023

“Abbiamo contato più di 5.300 morti finora e il numero aumenterà, potrebbe anche raddoppiare perché ci sono migliaia di dispersi”. Hichem Abu Chkiouat, ministro dell’aviazione civile del governo della Libia orientale, ha rilasciato all’agenzia di stampa Reuters dichiarazioni che delineano uno scenario catastrofico. Il mare sta restituendo i corpi e le squadre di ricerca fanno sapere di non avere abbastanza sacchi in cui riporli.

Spesso i cadaveri sono lasciati per strada, avvolti dalle coperte, sui marciapiedi, nella speranza di consentirne il riconoscimento.

Decine di migliaia sono le persone rimaste senza casa, nella sola città di Derna sono state sfollate 30.000 persone. Gli aiuti sono resi ancora più complicati dalle fratture politiche del Paese, controllato nella sua parte occidentale da un governo di unità nazionale e ad est da un’amministrazione con sede a Bengasi.


AGGIORNAMENTI 12 SETTEMBRE 2023

Il responsabile della delegazione libica per la Croce Rossa internazionale ha fatto sapere che il numero dei dispersi causati dalle inondazioni che hanno travolto il Paese è di circa 10.000. Il numero dei morti, purtroppo, è destinato a salire. Tamer Ramadan, parlando in videocollegamento durante il vertice ONU a Ginevra, ha fatto sapere che la situazione si rivela sempre più catastrofica con il passare dei giorni e che solamente quando la situazione si sarà stabilizzata e sarà possibile raggiungere tutte le zone inondate, si potrà comprendere la reale portata del disastro causato dall’uragano “Daniel”.


Pagine Esteri, 11 settembre 2023. Sono centinaia, secondo la Mezzaluna Rossa, le persone uccise nella città di Derna dalle conseguenze della terribile tempesta che si è abbattuta sulla zona orientale della Libia. Le inondazioni causate dalle forti piogge portate dalla bufera soprannominata “Daniel” hanno causato gravissimi danni alle città, alle infrastrutture, alle abitazioni.

I video postati sui socialnetwork mostrano persone rifugiatesi sui tetti delle case in attesa dei soccorsi. Le abitazioni sono state completamente sopraffatte dall’acqua che ha raggiunto i tre metri.

Il numero dei morti, però, potrebbe essere tragicamente più alto: Osama Hamad, il primo ministro del governo della Cirenaica, con sede a Bengasi, ha dichiarato che sono più di 2.000 i morti e che di diverse migliaia è il numero dei dispersi.

 

 

La città di Derna è circondata dalle montagne. Alcune delle dighe che trattengono le acque sono crollate. Milioni di metri cubi di acqua si sono riversati nella città, distruggendone interi quartieri.

La tempesta “Daniel” ha colpito domenica e lunedì le città Bengasi, Susa, Bayda, al-Marj e Derna.