AGGIORNAMENTI 18 OTTOBRE

ORE 21

Forze militari israeliane hanno ucciso a colpi d’arma da fuoco due adolescenti palestinesi a Shuqba vicino a Ramallah durante le proteste contro il bombardamento israeliano della Striscia di Gaza e dell’ospedale Ahli. Le morti hanno portato ad almeno 64 il bilancio dei palestinesi uccisi in Cisgiordania da esercito e i coloni dal 7 ottobre. I due ragazzi stavano cercando di dare fuoco a dei pneumatici quando sono stati colpiti.

ORE 20

I corpi carbonizzati di due israeliani, una donna e un bambino, sono stati trovati oggi in una abitazione distrutta nel kibbutz Beeri, una delle località al centro dell’attacco di Hamas il 7 ottobre nel sud di Israele. Il totale dei morti israeliani è di circa 1400.

ORE 18.30

Da Gaza giungono notizie di un raid aereo che ha colpito nei pressi di una moschea a Nusseirat, facendo una trentina di morti tra cui bambini.

ORE 17.30

Il vescovo anglicano di Gerusalemme, Hosam Naoum, ha confermato che l’ospedale Al-Ahli di Gaza, gestito dalla Chiesa episcopale, aveva ricevuto almeno tre ordini di evacuazione da parte dei militari israeliani prima del bombardamento di ieri. Sabato scorso, inoltre, un bombardamento israeliano aveva già colpito due piani dell’ospedale. Naoum ha aggiunto che l’esplosione di ieri sera ha anche squarciato una chiesa al centro di un cortile attiguo dove si erano rifugiati molti palestinesi.

Un nuovo scambio di colpi tra Hezbollah e Israele è in corso lungo la Linea Blu di demarcazione col Libano, secondo quanto riferito da testimoni oculari sul posto e da media locali libanesi. Hezbollah ha rivendicato l’attacco con razzi teleguidati contro postazioni israeliane vicino a Naqura, la base che ospita il quartiere generale della missione Onu (Unifil). Israele ha risposto sparando colpi di artiglieria in direzione delle postazioni mobili di Hezbollah nei pressi di Labbune e Alma Shaab. Altri scontri sono in corso nel settore orientale della Linea di demarcazione, nei pressi delle Colline di Kfar Shuba e delle Fattorie di Shebaa.

ORE 17

La ONG Adalah, Centro legale per i diritti delle minoranze arabe in Israele denuncia che la polizia fa uso di “mezzi illegali e violenti” per disperdere le manifestazioni di chi, in Israele, chiede la fine del bombardamento della Striscia di Gaza. In particolare, l’associazione fa riferimento a un video, pubblicato dall’account Tik Tok ufficiale della polizia israeliana, in cui il commissario Yaakov Shbtai fa una serie di dichiarazioni “razziste e provocatorie”. Dice, tra le altre cose, che prenderà parte personalmente al trasferimento forzoso nella Striscia dei manifestanti che sostengono Gaza. Lo stesso commissario di polizia ha emesso una direttiva che vieta tutte le manifestazioni a sostegno del popolo palestinese di Gaza.

Gli Stati Uniti, intanto, mettono il veto sulla Risoluzione del Consiglio di Sicurezza ONU proposta dal Brasile che chiedeva una “pausa umanitaria” per aiutare i palestinesi che da 12 giorni subiscono i bombardamenti israeliani della Striscia di Gaza. Ma il presidente Biden annuncia che saranno stanziati dagli USA 100 milioni di dollari per gli aiuti umanitari a Gaza e in Cisgiordania.

Netanyahu ha dichiarato che, su richiesta del presidente degli Stati Uniti Joe Biden, Israele consentirà l’ingresso di aiuti umanitari a Gaza, a 3 condizioni:

  • che passino solo dell’Egitto – niente entrerà da Israele fino a quando tutti gli ostaggi di Hamas non saranno consegnati;
  •  purché siano solo acqua, cibo e medicine;
  • che raggiungano solo la zona meridionale di Gaza

Il presidente israeliano ha anche dichiarato che chiederà alla Croce Rossa di visitare tutti gli ostaggi.

L’Arabia Saudita ha invitato tutti i suoi cittadini a lasciare immediatamente il Libano.

 

ORE 14.45

Il bilancio di palestinesi uccisi a Gaza dai bombardamenti israeliani è stato aggiornato a 3478, i feriti sono oltre 12mila. Il ministero della salute ha precisato che 471 palestinesi sono morti nell’esplosione che ieri ha distrutto l’ospedale Ahli di Gaza city. Il ministro degli Esteri dell’Anp Riad Malki ha accusato Israele di aver bombardato “intenzionalmente” l’ospedale e affermato che i residenti della Striscia “sono sottoposti a genocidio”. Malki ha aggiunto che la comunità internazionale sta permettendo a Israele di uccidere senza limiti con lo “slogan dell’autodifesa. Israele questa mattina, con una conferenza stampa del portavoce militare, ha negato il suo coinvolgimento e accusato il Jihad islami di aver lanciato un razzo malfunzionante che avrebbe colpito l’ospedale.

Decine di razzi sono stati lanciati da Gaza questo pomeriggio contro Bersheeva e altre località del sud di Israele. Non si segnalano feriti.

 

ORE 11.15

Il Ministro della Sanità palestinese comunica che sono più di 3.300 le vittime palestinesi a Gaza. Aggiungendo che nella Striscia vi è una grave carenza di medicinali e un grave problema di accesso agli ospedali, mentre le interruzioni dell’acqua e il deterioramento del sistema fognario aumentano i rischi della diffusione delle malattie trasmissibili.

Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden, in queste ore in visita in Israele, ha dichiarato in merito al bombardamento dell’ospedale di Gaza che “sulla base di quello che ho visto, non siete stati voi, sembra che sia opera dell’altra squadra“. Biden ha confermato il totale appoggio a Netanyahu, dichiarando che gli USA forniranno a Israele tutto ciò di cui ha bisogno per difendersi durante la guerra a Gaza.

 

ORE 11.00

Il presidente egiziano Abdel Fattah al-Sisi ha dichiarato in una conferenza stampa che l’Egitto non è disposto ad accogliere i palestinesi che Israele vorrebbe fuori dalla Striscia di Gaza. “Se i palestinesi vengono trasferiti in Egitto, l’operazione militare avviata da Israele potrebbe durare per anni e anni. Dunque sarebbe l’Egitto a pagarne le conseguenze e il Sinai diverrebbe una base per le operazioni contro Israele. L’Egitto verrebbe etichettato come base per i terroristi”, ha detto al-Sisi, aggiungendo che Israele ha il deserto del Negev e che potrebbe portare lì i palestinesi sfollati “fino a quando non finisce di fare ciò che vuole fare con i combattenti nella Striscia di Gaza, per poi restituirla ai palestinesi”.

“Tagliare energia, acqua e elettricità è un mezzo per trasferire con la forza i palestinesi nella penisola del Sinai, cosa che rifiutiamo totalmente”.

 

ORE 10.50

Il Jihad Islami respinge le accuse di Israele sulla responsabilità dell’esplosione all’ospedale di Gaza: “gli ospedali nella Striscia di Gaza hanno ricevuto avvisi di evacuazione prima di essere colpiti dai bombardamenti ma nessuno nella comunità internazionale è intervenuto”, aggiungendo che “Israele sta diffondendo versioni contraddittorie degli eventi: il Ministero degli Esteri israeliano ha detto che l’ospedale ospitava armi e che l’esplosione è avvenuta dal punto in cui sono state lanciate, mentre l’esercito dice che l’esplosione è stata il risultato di un lancio fallito da parte della Jihad islamica. Proprio come accaduto altre volte in passato, Israele nega la responsabilità dei crimini commessi. Esattamente come per l’uccisione della giornalista Shireen Abu Akleh”.


Pagine Esteri, 18 ottobre 2023. Ieri sera il bombardamento dell’ospedale al-Ahli di Gaza City ha causato almeno 500 morti. Alcuni portavoce israeliani hanno dapprima rivendicato l’attacco, come ha fatto Hananya Naftali, portavoce social del premier israeliano Banjamin Netanyahu, che dopo l’esplosione all’ospedale ha pubblicato un messaggio sul suo canale Telegram in cui ha scritto: “L’aeronautica israeliana ha colpito una base terroristica di Hamas all’interno di un ospedale a Gaza. Molti terroristi sono morti. È straziante che Hamas lanci razzi da ospedali, moschee, scuole e utilizzi i civili come scudi umani”.

Dopo qualche ora, però, le forze armate israeliane hanno negato di aver svolto un’operazione militare sull’ospedale e hanno rilasciato la propria versione ufficiale, secondo la quale sarebbe stato un razzo della Jihad Islami, sparato da Gaza, a cadere per errore sulla struttura che ospitava migliaia di feriti, compiendo una strage.

Questa mattina il portavoce dell’esercito israeliano, Daniel Hagari, ha rilasciato una dichiarazione: “Secondo la nostra intelligence, Hamas ha controllato i rapporti e ha capito che si trattava di un errore della Jihad islamica palestinese, quindi ha lanciato una campagna mediatica globale con un numero gonfiato di vittime“.

L’Ambasciatore Palestinese alle Nazioni Unite, Riyad Mansour, ha accusato il presidente Netanyahu di essere un bugiardo: “Il portavoce israeliano dell’esercito ha emanato una settimana fa un ordine che diceva di evacuare l’ospedale perché era un obiettivo. E infatti lo hanno colpito una settimana fa. Hanno detto ‘evacuate altrimenti vi colpiamo’ e così hanno fatto. È inutile inventare storie”.

 



 

Quando la notizia della strage ha cominciato a diffondersi, manifestazioni e proteste si sono tenute in Cisgiordania e in diversi Paesi Arabi. A Ramallah i dimostranti hanno cantato slogan contro il presidente palestinese Mahmoud Abbas (Abu Mazen) e hanno colpito a sassate una autovettura delle forze di sicurezza dell’Autorità Palestinese. Queste ultime hanno risposto sparando sulla folla.

In Giordania è stata presa d’assalto l’ambasciata israeliana.

Israele ha inviato un nuovo ordine di evacuazione per la popolazione palestinese del nord di Gaza, intimandole di spostarsi verso il sud della Striscia.

Dopo la strage all’ospedale di Gaza la Giordania ha annullato la visita, prevista per oggi, del presidente degli Stati Uniti Joe Biden. Il leader USA incontrerà in mattinata Netanyahu per riconfermare il sostegno incondizionato a Israele. Avrebbe dovuto incontrare in Giordania i leader palestinesi e quelli egiziani.

Il portavoce del ministero degli Esteri russo ha chiesto a Israele di rilasciare le immagini satellitari dell’area di Gaza colpita ieri, per verificare la versione secondo cui non sarebbe stato un bombardamento delle IDF a distruggere l’ospedale.

Durante la notte non si sono fermati i raid aerei israeliani, che hanno ucciso almeno altri 37 palestinesi nel campo profughi di Jabalia, nel nord di Gaza. Pagine Esteri