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AGGIORNAMENTI 20 OTTOBRE

ORE 20.20

Il portavoce dell’ala militare di Hamas Abu Ubaida ha annunciato la liberazione di due ostaggi con passaporto statunitense “per ragioni umanitarie”, grazie alla mediazione del Qatar. Si tratta di una donna e di sua figlia, Judith e Nathalie Ranaan. Questo – ha detto Hamas – per “dimostrare al popolo americano quanto siano errate le affermazioni di Biden e della sua amministrazione fascista”. Il quotidiano israeliano Haaretz riferisce che le due donne sono già state consegnate a degli emissari della Croce Rossa.

ORE 19.30

Il giornalista israeliano Israel Frey ha denunciato di essere stato aggredito, insieme alla sua famiglia, da una banda di estremisti di destra israeliani a causa delle preoccupazioni da lui espresse per la sorte dei civili israeliani.

Ieri i caccia israeliani hanno bombardato le zone dove sorgono due panetterie a Gaza City e a Nussairat mentre centinaia di persone erano in fila per tentare di comprare del pane. Il bombardamento ha causato numerose vittime, soprattutto donne e bambini. Mercoledì un altro forno aveva subito danni ingenti, che l’hanno costretta alla chiusura, a causa di un raid israeliano. A denunciarlo è un report diffuso da alcuni funzionari delle Nazioni Unite presenti a Gaza.

ORE 18.30

La Caritas Internazionale ha aggiornato a 17  il numero delle vittime dell’attacco aereo che ha coinvolto la chiesa ortodossa di San Porfirio nella Striscia di Gaza. Il portavoce militare israeliano ha ammesso che un aereo ha colpito “un centro di comando di Hamas” nei pressi della chiesa provocando la caduta di un muro (anche di un tetto) e causando vittime ma ha negato che San Porfirio fosse l’obiettivo dell’attacco. La Chiesa al momento dell’attacco era colma di famiglie sfollate cristiane e musulmane. Un video mostra un ragazzo ferito trasportato fuori dalle macerie e un operatore della protezione civile che riferisce di due sopravvissuti ai piani superiori mentre le persone ai piani inferiori erano state uccise e sotto le macerie. “Sentivano che sarebbero stati al sicuro qui. Venivano dai bombardamenti e dalle distruzioni, pensavano che sarebbero stati al sicuro qui, ma la distruzione li ha inseguiti”, grida un uomo.

ORE 18.20

Sei relatori speciali delle Nazioni Unite accusano Israele di aver commesso crimini contro l’umanità a Gaza, dopo 16 giorni di assedio, azioni militari, arresti e omicidi, e affermano che esiste un “rischio di genocidio” nel territorio palestinese. “Non ci sono giustificazioni per questi crimini, e siamo inorriditi dalla mancanza di azione da parte della comunità internazionale di fronte a questo guerrafondaio”, hanno detto in una nota gli esperti delle Nazioni Unite. Hanno aggiunto che la popolazione di Gaza ha già sofferto decenni di occupazione illegale, che viola il diritto internazionale.

Almeno 21 giornalisti sono stati uccisi dall’inizio del conflitto tra Israele e Hamas: lo ha reso noto in un comunicato pubblicato sul suo sito il Comitato per la Protezione dei Giornalisti (Cpj). Tra i 21 giornalisti la cui morte è stata confermata, 17 erano palestinesi, tre israeliani e uno libanese. Altri otto giornalisti sono rimasti feriti e tre risultano dispersi o detenuti.

 

ORE 17.30

Sempre più tesa la situazione al confine tra Libano e Israele, dove poco fa è scattata la sirena di allarme a Metulla. Si ripetono gli scambi di colpi tra esercito israeliano e il movimento sciita libanese Hezbollah. Migliaia di civili libanesi stanno lasciando il sud nel timore di una offensiva israeliana. Israele conferma il piano di evacuazione per i 22mila abitanti della città di Kiryat Shmona.

Il Ministero della Sanità di Gaza riferisce che in questi ultimi due giorni 352 persone sono state uccise in attacchi aerei dell’IDF nella Striscia di Gaza. Dall’inizio della guerra i morti sono stati 4.137 e i feriti oltre 13.000. 1.400 persone sono rimaste intrappolate sotto le macerie. Sette ospedali non sono in grado di fornire servizi e quattro sono ancora operativi.

ORE 15

Ben SamuelsL’Egitto accusa i media occidentali di averlo preso di mira riguardo alla crisi umanitaria di Gaza.

“Promuovono lo scenario di sfollamento dei palestinesi (verso il Sinai, ndr), ritengono l’Egitto responsabile della chiusura del valico di Rafah nonostante gli attacchi aerei israeliani e il rifiuto di ingresso degli aiuti e insinuano la responsabilità dell’Egitto nella mancata uscita da Gaza di cittadini stranieri”, afferma il ministero degli Esteri.
“Il valico di Rafah è aperto e l’Egitto non ostacola l’uscita di cittadini di paesi terzi”, continua il il ministero, aggiungendo che “domani si presenterà l’opportunità di cambiare rotta e risvegliare le coscienze”.

ORE 14.45

L’Unrwa, l’agenzia delle Nazioni Unite che assiste i rifugiati palestinesi, riferisce che due membri del suo personale sono stati uccisi dagli attacchi aerei israeliani a Gaza, portando ad almeno 16 il numero dei suoi dipendenti morti nei bombardamenti nelle ultime due settimane. L’agenzia aggiunge che il numero delle vittime probabilmente è più alto, poiché Israele ha preso di mira 33 delle sue strutture.

ORE 13

Le Nazioni Unite chiedono un’indagine internazionale sull’esplosione all’ospedale al-Ahli di Gaza.

Il Segretario Generale ONU, Antonio Guterres dichiara che la consegna degli aiuti umanitari a Gaza è rallentata da alcune restrizioni che stanno tentando di comprendere: “Abbiamo due milioni di persone qui che stanno soffrendo enormemente. Non c’è acqua, niente cibo, niente medicine, niente carburante. Gaza ha bisogno di tutto per sopravvivere. Questi camion sono un’ancora di salvezza. Sono la differenza tra la vita o la morte per così tante persone”.

Il ministero della salute a Gaza riferisce che il numero dei palestinesi uccisi  è salito a 4.137 persone, tra cui 1.661 bambini.

ORE 10.50

Secondo The Times of Israel il governo israeliano ha approvato un regolamento che gli consentirà di chiudere temporaneamente i canali di notizie straniere durante lo “stato di emergenza” se dovesse ritenere che danneggino la sicurezza nazionale.

ORE 10

Il Ministero della Difesa e l’esercito israeliano hanno lanciato un piano per evacuare i residenti della città settentrionale di Kiryat Shmona a causa dell’escalation delle tensioni lungo il confine con il Libano.

ORE 9

L’esercito israeliano afferma di aver colpito più di un centinaio di obiettivi nella Striscia di Gaza. Ha bombardato anche in Libano dove ha ucciso un “miliziano di Hezbollah”. Dopo 11 ore dall’ultimo lancio, questa mattina sono partiti da Gaza alcuni razzi verso il sud di Israele.


della redazione

Pagine Esteri, 20 ottobre 2023 – Il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, invierà al Congresso una richiesta di emergenza per approvare nuovi finanziamenti a sostegno di Israele ed Ucraina. Durante un discorso alla nazione, Biden ha detto che si tratta di “un investimento che andrà a beneficio della sicurezza nazionale per le generazioni a venire, e che contribuirà a costruire un mondo prospero per i nostri figli”. Le autorità di Washington, ha continuato, faranno in modo che Israele abbia “tutti gli strumenti per proteggere il proprio popolo per tutto il tempo necessario”. Tutti gli attori nella regione, ha aggiunto, devono sapere che Israele è “più forte che mai, e questo contribuirà a prevenire ulteriori escalation”.

Secondo il giornale Haaretz di Tel Aviv, il sostegno militare americano potrebbe arrivare fino a 14 miliardi di dollari.

L’agenzia d’informazione economica “Bloomberg”  scrive che Israele sta riconsiderando i piani per l’invasione di Gaza dopo la visita di Biden e del Segretario di stato Blinken. L’offensiva di terra sembrava imminente qualche giorno fa e il ministro della difesa Yoav Gallant, ancora ieri, ha ribadito che l’ordine di attacco arriverà presto. Ora, secondo “Bloomberg”, è in corso un ripensamento a causa delle pressioni degli Stati uniti. L’agenzia scrive che dietro le dichiarazioni americane di sostegno incondizionato e all’invio di portaerei e militari Usa nella regione, l’Amministrazione Biden avrebbe invitato alla cautela il governo Netanyahu pur condividendo l’obiettivo di distruggere l’infrastruttura dellìala militare di Hamas a Gaza fatta di una fitta rete di gallerie sotterranee costruite nel corso degli anni. Allo stesso tempo, gli Stati uniti chiedono di minimizzare le vittime civili palestinesi, migliaia di due settimane di bombardamenti aerei. Ed evitare che il conflitto si allarghi al Libano aprendo un secondo fronte che (potrebbe coinvolgere le stesse forze armate statunitensi) e vanificare la normalizzazione tra Israele e i Paesi arabi che Washington porta avanti.  Biden durante gli incontri avuti mercoledì con Netanyahu e gli altri membri del gabinetto di guerra israeliano ha discusso varie “alternative” all’invasione di terra di Gaza.

   Due giorni fa il ministro degli Esteri Cohen ha ipotizzato la creazione di una “fascia di sicurezza” attorno a Gaza, anziché occupare la Striscia.

Non è certo, anzi sembra slittare, il primo ingresso oggi di aiuti umanitari a Gaza attraverso il valico di Rafah con l’Egitto. Le autorità del Cairo spiegano che ci sono ancora “dettagli” da discutere. Per alcune fonti, l’Egitto vuole avere la certezza che non ci saranno attacchi aerei durante la consegna dei rifornimenti nella Striscia che dovrebbero effettuare 20 dei circa 200 autocarri in attesa sul versante egiziano del confine. Pagine Esteri