di Redazione
Pagine Esteri, 21 ottobre 2023 – Sta arrivando a livelli parossistici il livello di repressione in Europa contro le manifestazioni di solidarietà nei confronti del popolo palestinese.
All’alba di venerdì gli agenti della polizia francese si sono presentati a casa di due sindacalisti della Confédération générale du travail (CGT), la principale organizzazione sindacale francese, e li hanno arrestati perché accusati di “apologia del terrorismo” e “incitamento all’odio”.
Da Valenciennes il segretario generale della CGT del Nord, Jean-Paul Delescaut, e un dipendente del sindacato che lavora come amministratore della federazione territoriale, sono stati condotti nel commissariato centrale di Lille.
L’ordine di arresto è scattato dopo la diffusione, da parte della sezione locale del sindacato, di un comunicato nel quale la CGT regionale esprimeva «tutto il proprio sostegno al popolo palestinese in lotta contro lo stato coloniale d’Israele», considerato che «gli orrori dell’occupazione illegale si sono accumulati» e che «i nostri valori internazionalisti di fratellanza tra i popoli e di lotta anticoloniale ci portano a non rimanere neutrali».
Tanto è bastato al prefetto – che nei giorni scorsi ha già vietato tre manifestazioni di solidarietà con il popolo palestinese, compresa quella convocata dal sindacato – per ordinare l’arresto dei due militanti sindacali.
La CGT si è subito mobilitata chiedendo l’immediato rilascio dei due militanti e ha indetto una manifestazione davanti alla stazione di polizia dove erano reclusi. L’organizzazione sindacale ha denunciato che l’operazione di polizia ha utilizzato mezzi del tutto sproporzionati – una dozzina di agenti armati e in alcuni casi incappucciati, accompagnati da diverse camionette – per condurre degli arresti del tutto ingiustificati che violano la libertà di espressione.
Dura anche la reazione del leader di France Insoumise – la principale organizzazione di sinistra francese – Jean-Luc Mélenchon.
I due militanti sindacali sono stati rilasciati dopo alcune ore di detenzione ma su di loro pendono ora delle denunce penali. – Pagine Esteri