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AGGIORNAMENTI 22 OTTOBRE

ORE 22.45

Giornalisti locali e stranieri riferiscono della morte in un bombardamento del reporter Roshdi Sarraj con esperienze di lavoro con media intermazionali.

ORE 20

Un soldato israeliano è stato ucciso e tre feriti da un razzo anticarro sparato da Hamas contro il loro blindato all’interno di Gaza.

ORE 17.30

Da Gaza riferiscono di pesanti bombardamenti aerei su Gaza city, Beit Lahiya, Beit Hanoun, che hanno provocato numerosi morti e feriti.

L’Unrwa, l’ Agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi, ha avvertito oggi che il carburante a sua disposizione a Gaza si esaurirà entro 3 giorni.

Ascolta la testimonianza dal sud di Gaza di Jacopo Intini, capoprogetto della ong italiana CISS, sulla mancanza di carburante e le sue conseguenze.

Un israeliano è stato gravemente ferito dall’esplosione di un razzo lanciato da Gaza su Netivot. Il ministero della salute israeliano riferisce che 5431 persone sono state feriti dal 7 ottobre, giorno dell’attacco di Hamas al sud di Israele.

Il bilancio delle vittime palestinesi, secondo i dati del ministero della salute di Gaza, è di 4.385 morti e 13.561 feriti.

L’ala militare di Hamas sostiene di aver respinto una incursione israeliana all’altezza di Khan Yunis e di aver distrutto due bulldozer militari e un blindato. Non ci sono conferme da parte israeliana.

Nuovi scontri a fuoco tra esercito israeliano e movimento sciita Hezbollah sul confine israelo-libanese. Hezbollah avrebbe perduto nei giorni scorsi 19 uomini.

ORE 14.20

Il bilancio delle vittime dei palestinesi degli attacchi aerei sulla Striscia di Gaza è salito a 4.651, comunica il Ministero della Sanità a Gaza. 14.245 palestinesi sono rimasti feriti.

ORE 14

I media egiziani riportano che 17 camion con aiuti umanitari sono entrati oggi a Gaza attraverso il valico di Rafah. Secondo alcune fonti, invece sarebbero stati fermati poco prima dell’ingresso per motivi al momento non noti. 

ORE 12.30

Da Gaza i palestinesi riferiscono che 1,4 milioni persone sono state sfollate dal nord al sud. La metà degli sfollati hanno cercato rifugio in 217 centri di accoglienza,  altri si trovano presso parenti e amici. 248 persone sono state uccise nelle ultime 24 ore, portando il bilancio totale delle vittime dal 7 ottobre a 4.385 e 13.561 feriti. 176 scuole sono danneggiate e 30 non più agibili.

ORE 12

Sono 212 gli ostaggi israeliani  e stranieri prigionieri a Gaza di Hamas e di altre organizzazioni. Lo ha detto il portavoce militare. Sono stati identificati sino ad oggi i corpi di oltre mille persone morte nell’attacco di Hamas di due settimane fa: 769 civili e 307 soldati. Restano da identificare, riferisce la polizia, altri 200 corpi.

ORE 10

Notte di incursioni e scontri in Cisgiordania dove l’esercito israeliano ha ucciso 5 palestinesi nel campo profughi di Jenin, a Nablus e Tubas.  Alcuni erano combattenti armati. Sono 90 i palestinesi uccisi in Ciagiordania nelle ultime due settimane. Nelle ultime ore sono stati arrestati in Cisgiordania almeno 46 palestinesi. La scorsa notte l’aviazione israeliana ha nuovamente colpito gli aeroporti siriani di Damasco e Aleppo mettendoli fuori uso. Secondo i media locali, i bombardamenti hanno ucciso due impiegati dello scalo della capitale siriana.

 

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21 OTTOBRE

ORE 21.40

Cinque agenzie delle Nazioni Unite, tra cui l’Organizzazione Mondiale della Sanità e il Programma Alimentare Mondiale, chiedono un cessate il fuoco umanitario a Gaza per favorire l’accesso immediato e illimitato agli aiuti umanitari in tutta la Striscia. “Gaza era una situazione umanitaria disperata prima delle ostilità più recenti”, hanno affermato le agenzie in una dichiarazione congiunta. “Ora la situazione è catastrofica. Il mondo deve fare di più”. Secondo la dichiarazione, le strutture mediche a Gaza “non hanno più carburante e funzionano con piccole quantità ottenute localmente. Si prevede che si esauriranno nei prossimi giorni”. La dichiarazione rileva che la capacità di produzione idrica a Gaza è al 5% dei livelli normali e che “le scorte umanitarie pre-posizionate sono già state esaurite”.

ORE 21

Giorgia Meloni, proveniente dal Cairo ha incontrato questa sera il premier israeliano Netanyahu. La presidente del consiglio ha espresso la solidarietà dell’Italia e del suo governo ad Israele e pieno sostegno al suo “diritto a difendersi”. Incontrando poco dopo il capo dello stato Herzog, Meloni ribadito il suo appoggio al “diritto-dovere di Israele a difendersi”.

 

ORE 17

Attraverso un volantino lanciato su Gaza, i militari israeliani hanno intimato ai cittadini palestinesi del nord della Striscia di andare via entro oggi. Se non lo faranno verranno considerati tutti potenziali terroristi.

 

ORE 16.45

Un lancio di razzi, questo pomeriggio, da Gaza verso Israele ha fatto suonare le sirene a Tel Aviv e in altre località. Gli Stati Uniti fanno sapere che nell’ultima settimana dallo Yemen gli Houthi hanno lanciato verso Israele diversi missili e decine di droni.

L’ANSA comunica che Hamas sarebbe in contatto con i mediatori di Egitto e Qatar per la liberazione di altri ostaggi rapiti e portati a Gaza durante l’attacco dello scorso 7 ottobre in Israele.

L’agenzia cita il rappresentante di Hamas in Libano, Osama Hamdan, il quale ha dichiarato in una conferenza stampa che Hamas vuole “chiudere la faccenda degli ostaggi civili il prima possibile”.

 

ORE 14.30

Il Ministero della Sanità palestinese ha fatto sapere che sono 51 i medici di Gaza uccisi dai bombardamenti israeliani. 4.385 il totale dei morti nella Striscia di cui 1756 bambini e 967 donne.

ORE 13.10

Il presidente dell’Autorità Nazionale Palestinese, Abu Mazen, ha dichiarato durante il “vertice per la pace” in corso al Cairo che l’unico modo per vivere in pace è la soluzione dei due Stati, che comporta la fine dell’occupazione e la soluzione della questione dei profughi palestinesi. “Mettiamo in guardia contro l’espulsione e lo sfollamento dei palestinesi da Gaza, Gerusalemme e dalla Cisgiordania. Non ce ne andremo, rimarremo nella nostra terra“. Mahmoud Abbas ha aggiunto che “Israele prende di mira indiscriminatamente migliaia di civili, ospedali, scuole e centri di accoglienza”.

ORE 13

Israele ordina di sgomberare cinque scuole di Gaza “il più velocemente possibile”. L’ordine è stato ricevuto dall’UNRWA, l’Agenzia dell’ONU che si occupa dei rifugiati palestinesi. Le scuole sarebbero tutte a Gaza City, nella stessa area nella quale si trova l’ospedale Al-Ahli.

La Mezzaluna Rossa palestinese ha dichiarato di trovarsi dinanzi ad una “minaccia imminente”, dopo l’ordine israeliano di evacuare l’ospedale al-Quds.

Sia l’ospedale che le scuole sono utilizzati come rifugio da migliaia di persone.


della redazione

Pagine Esteri, 21 ottobre 2023I primi venti camion carichi di aiuti umanitari dall’Egitto hanno fatto ingresso, pochi minuti dopo le 9 italiane, nella Striscia di Gaza attraverso il valico di Rafah. Il transito sarebbe stato richiuso poco dopo il passaggio degli autocarri. Lo riferiscono i media egiziani. A quanto si apprende, i camion sono entrati per un chilometro fino ad una “area sicura” dove il loro carico è stato trasferito su autocarri palestinesi e da lì, dopo i controlli effettuati dal personale delle Nazioni Unite, portato ai centri di distribuzione della Mezzaluna Rossa palestinese per soddisfare le richieste più urgenti.

Al momento non è noto se al valico siano in corso le procedure per consentire l’uscita da Gaza di alcune centinaia di cittadini stranieri, in prevalenza americani.

Israele ha continuato nella notte a bombardare tutta Gaza. I media palestinesi hanno riferito che aerei israeliani hanno colpito sei case nel nord di Gaza uccidendo almeno 19 persone e ferendone dozzine. Gli attacchi aerei  di ritorsione di Israele – per l’attacco di Hamas del 7 ottobre (1400 israeliani morti) – hanno ucciso sino ad oggi almeno 4.137 palestinesi, metà dei quali minori secondo fonti locali.  Stamattina sono stati lanciati razzi da Gaza verso la città portuale israeliana di Ashdod e altre località del sud del paese.

 



 

Il primo ministro Netanyahu ha “promesso” di “combattere fino alla vittoria” in seguito al rilascio ieri dei primi due ostaggi da parte di Hamas (che avrebbe altri 201 ostaggi, in maggioranza israeliani). “Due dei nostri rapiti sono a casa. Non rinunceremo allo sforzo di restituire tutte le persone rapite e scomparse. Allo stesso tempo, continueremo a lottare fino alla vittoria”, ha detto Netanyahu in una dichiarazione rilasciata ieri sera tardi.  Israele ha ammassato carri armati e truppe a ridosso di Gaza per un’invasione di terra pianificata con l’obiettivo di annientare Hamas, dopo diverse guerre inconcludenti risalenti alla sua presa del potere a Gaza nel 2007. Pagine Esteri