AGGIORNAMENTI 2 NOVEMBRE 2023

ORE 20

Un gruppo di coloni ebrei ha incendiato oggi vari veicoli e negozi di cittadini palestinesi nella località di Deir Sharf, nelle immediate vicinanze di Nablus, in Cisgiordania. Diverse persone sono state ferite.

Oltre 1.800 accademici di tutto il mondo specializzati nella ricerca sui bambini e sull’infanzia hanno firmato una lettera che chiede un cessate il fuoco immediato a Gaza. “Non possiamo restare a guardare mentre la situazione a Gaza continua a deteriorarsi a causa del bombardamento israeliano con armi fornite dalle potenze occidentali; dell’evacuazione forzata di oltre un milione di persone da parte [dell’esercito israeliano]; e della negazione di cibo, acqua, e carburante da parte dello Stato israeliano.”

Oggi le forze di occupazione israeliane hanno fatto irruzione nell’ospedale al-Makassed nella Gerusalemme est occupata, arrestando 12 palestinesi. Una fonte ha riferito ai media locali che gli arrestati erano palestinesi di Gaza arrivati ​​a Gerusalemme con permessi rilasciati da Israele per accompagnare i pazienti dall’enclave assediata.

ORE 19.30

“L’Idf opera con meno della metà della forza aerea nella Striscia di Gaza, l’esercito è pronto ad attaccare altri fronti se necessario”. Lo ha detto il capo di stato maggiore dell’esercito israeliano Herzl Halevi, prefigurando un ulteriore aumento dei bombardamenti indiscriminati sulla Striscia.

“Profondamente preoccupante: 14 ospedali su 36 e 2 centri specialistici a Gaza non funzionano a causa della mancanza di carburante, dei danni, degli attacchi e dell’insicurezza. Gli ospedali rimasti aperti sono sovraccarichi, con il 40% di pazienti in più rispetto a quelli che sono stati progettati per gestire”. È l’allarme lanciato dal direttore generale dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms), Tedros Adhanom Ghebreyesus.

L’esercito libanese ha recuperato i corpi di due pastori uccisi dal fuoco israeliano, portando a 66 il numero delle vittime in Libano dal 7 ottobre. I due pastori avevano 20 e 22 anni ed erano dispersi da ieri.

ORE 19

L’ufficio di Benyamin Netanyahu ha precisato di non aver approvato il trasferimento di carburante agli ospedali di Gaza come invece annunciato invece dal capo di stato maggiore israeliano Herzi Halevi.

“Se non siamo morti a causa dei bombardamenti, moriremo di fame“ ha denunciato in un video divulgato sui social una ragazza brasiliana rimasta bloccata a Gaza. “La situazione è complicata, l’acqua qui è già finita”, racconta Shared Al Banna, che poi aggiunge di avere “molta paura”. Per il secondo giorno consecutivo i cittadini brasiliani sono stati esclusi dall’elenco degli stranieri che possono lasciare la Striscia di Gaza, secondo l’ambasciatore brasiliano in Palestina, Alessandro Candeas.

La ministra federale dell’Interno tedesca, Nancy Faeser, “ha vietato le attività dell’organizzazione terroristica Hamas e della rete internazionale ‘Samidoun – Palestinian Solidarity Network’ in Germania”.

ORE 17 

Salgono l’attesa e la tensione lungo il confine tra Libano e Israele a meno di 24 ore dal discorso che pronuncerà domani alle 14 ora italiana il segretario generale di Hezbollah Hassan Nasrallah. Il leader del movimento sciita libanese onorerà i circa 50 combattenti della sua organizzazione uccisi da Israele in scontri sulla frontiera nelle ultime tre settimane. E, più di tutto, potrebbe annunciare il pieno ingresso  in guerra contro Israele di Hezbollah, alleato di Hamas a Gaza. Il discorso, il primo di Nasrallah dal 7 ottobre, sarà ascoltato da milioni di arabi in tutta la regione.

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Ore 15

Si intensificano i bombardamenti su Gaza, mentre aumenta l’intensità dei combattimenti di terra nel nord della Striscia, tra esercito israeliano e combattenti palestinesi. Il numero dei morti per l’attacco di questa mattina al campo profughi palestinese di Bureij, nel centro di Gaza, è salito a 15. Mentre nell’attacco alla scuola elementare gestita dalle Nazioni Unite nel campo profughi di Jabalia, ora divenuta rifugio per gli sfollati, sarebbero rimasti uccisi almeno 25 palestinesi.

Dagli ultimi dati rilasciati dal Ministero della Salute palestinese, risultano essere 9.025 le persone uccise dai bombardamenti a Gaza, più di 22.000 i feriti. Le unità residenziali distrutte sono 117.781 e sono stati 270 gli attacchi alle strutture sanitarie.

Gli edifici delle Nazioni Unite danneggiati sono 44 e 70 membri dell’UNRWA sono stati uccisi. Al 29 ottobre risultano disperse, sotto le macerie, a.950 persone, di cui 1.050 bambini.

Ore 13

Il Bahrein richiama il proprio ambasciatore in Israele e interrompe le relazioni economiche con lo “stato ebraico”. Ad annunciarlo è stato il parlamento di Manama. Il Bahrein aveva stabilito relazioni diplomatiche con Israele solo nel 2020.

Le forze armate israeliane comunicano di aver lanciato un’operazione su larga scala nella Striscia di Gaza per eliminare le mine e distruggere i tunnel di Hamas. Secondo le forze israeliane, inoltre, la milizia iraniana Imam Hossein, è stata schierata nel Libano meridionale in supporto a Hezbollah.

Ore 12.

Il Ministero della Sanità palestinese fa sapere che il numero dei morti causati dai bombardamenti israeliani nella Striscia di Gaza è salito a 9.000.

della redazione –

Pagine Esteri, 2 novembre 2023. Dopo i 500 cittadini stranieri che ieri, per la prima volta dall’inizio della guerra, hanno potuto lasciare Gaza, insieme a un’ottantina di gravi feriti e ammalati palestinesi, oggi è stata consegnata una lista contenente 596 nomi di cittadini stranieri o palestinesi con doppia cittadinanza che hanno il permesso di attraversare il valico di Rafah e andare in Egitto. Da questa mattina una lunga fila di macchine si muove verso Rafah, nella speranza che il valico si apra e che sia possibile uscire. L’Egitto ha comunicato che aiuterà a far uscire da Gaza, attraverso il valico di Rafah, 7.000 tra internazionali e palestinesi con doppia cittadinanza.

I due violenti attacchi di ieri sul grande campo profughi di Jabalia (al quale se ne è aggiunto un terzo nella notte) hanno causato 195 morti e 120 dispersi oltre a un numero altissimo di feriti, circa 770, la maggior parte dei quali sono stati trasportati all’ospedale indonesiano, l’unico rimasto operativo nel nord di Gaza. La struttura lavora 50 volte sopra le proprie capacità e il Ministero della Salute ha fatto sapere che, a causa dell’embargo di carburante, il generatore principale non funziona più: l’elettricità e il funzionamento dei macchinari medici è garantito solo da piccoli generatori di emergenza. Il Ministero fa sapere anche che in qualsiasi momento, nelle prossime 24 ore, anche questi generatori potrebbero spegnersi, trasformando l’ospedale “in un obitorio”. I morti palestinesi a Gaza, al momento, sono 8.805. 132 le persone uccise in Cisgiordania.

Secondo Al Jazeera l’esercito israeliano ha isolato la parte nord-occidentale della Striscia di Gaza, intensificando le incursioni di terra e i combattimenti con i gruppi armati palestinesi, distruggendo case e bloccando le strade che conducono verso sud, bloccando di fatto gli abitanti. Un soldato israeliano è stato ucciso nelle prime ore di oggi a Gaza. Dal 7 ottobre i soldati israeliani uccisi sono stati 332.

Sul fronte libanese continuano le schermaglie tra Hezbollah e l’esercito israeliano. Il gruppo sciita ha colpito un drone israeliano e le IDF hanno risposto con colpi anticarro.

Sono 60 i palestinesi arrestati durante la notte in varie città della Cisgiordania occupata, compreso il rappresentante degli studenti dell’Università Birzeit. Il totale degli arresti dal 7 ottobre in Cisgiordania è salito a 1800. Due palestinesi sono stati uccisi e sei feriti a Qalqilya e Ramallah. Pagine Esteri