della redazione
Pagine Esteri, 12 novembre 2023 – Il ministro dell’Agricoltura Avi Dichter, membro del gabinetto di sicurezza israeliano, ha dichiarato che la “Nakba di Gaza” è in corso e che i palestinesi saranno sfollati. In un’intervista con il canale israeliano N12, a Dichter è stato chiesto se le immagini dei residenti nel nord di Gaza che evacuano il sud sotto gli ordini dell’esercito israeliano fossero paragonabili alle immagini della Nakba. Ha detto: “Stiamo ora lanciando la Nakba di Gaza. Da un punto di vista operativo, non c’è modo di intraprendere una guerra – come l’IDF cerca di fare a Gaza – con masse di persone tra carri armati e soldati”.
Durante la Nakba, che in arabo significa “catastrofe”, centinaia di migliaia di palestinesi furono cacciati via dalla loro terra ed espropriati nella guerra arabo-israeliana del 1948. Quei profughi, assieme ai loro discendenti, oggi sono oltre 5 milioni, sparsi in campi profughi in Libano, Giordania e Siria e nei Territori palestinesi occupati nel 1967 da Israele (Cisgiordania, Gaza e Gerusalemme Est).
Quando in seguito è stato chiesto a Dichter se alla popolazione di Gaza sarà permesso di tornare alle proprie case, ha risposto: “Non so come andrà a finire, dato che Gaza City costituisce un terzo della Striscia, metà della popolazione del territorio”.
Venerdì, in una conferenza stampa, al premier Netanyahu è stato chiesto se sostiene il reinsediamento israeliano a Gaza dopo la guerra. “No, non credo. Ho detto che voglio il pieno controllo di sicurezza”, ha detto. “Gaza deve essere smilitarizzata. Non penso che [il reinsediamento] sia un obiettivo realistico, lo dico chiaramente”.
Oggi, durante un’apparizione al programma Meet the Press della NBC News, Netanyahu ha dichiarato “Gaza deve essere smilitarizzata e deradicalizzata. E penso che finora non abbiamo visto alcuna forza palestinese, compresa la Palestina Autorità che è in grado di farlo.” Ha aggiunto: “Insegnano ai loro figli a odiare Israele. Non combattono i terroristi. Stanno pagando per gli omicidi. Ciò significa che più terroristi palestinesi uccidono ebrei, più vengono pagati e ad oggi, 36 giorni dopo la peggiore ferocia perpetrata sul popolo ebraico dopo l’Olocausto, il presidente dell’Autorità Palestinese si rifiuta di condannare questa ferocia”.
“Abbiamo bisogno di un’autorità diversa. Abbiamo bisogno di un’amministrazione diversa”, ha detto Netanyahu, senza però specificare chi sarebbe.
Nel frattempo, negli Stati Uniti, politici e attivisti progressisti hanno chiesto al presidente Joe Biden di sostenere un cessate il fuoco a Gaza nel tentativo di salvare vite civili. Tuttavia, Biden e Netanyahu hanno entrambi mantenuto la loro posizione secondo cui un cessate il fuoco non sarebbe stato preso in considerazione fino a quando Hamas non avesse restituito oltre 200 ostaggi che avevano preso nel loro attacco a sorpresa. Biden ha anche richiesto 14,3 miliardi di dollari di finanziamenti per Israele in un pacchetto di aiuti di quasi 106 miliardi di dollari, che include, tra le altre cose, finanziamenti per la guerra dell’Ucraina con la Russia. Pagine Esteri