della redazione
Pagine Esteri, 8 maggio 2024 – Israele si è impegnato con gli Stati Uniti e l’Egitto a limitare il suo attacco alla città palestinese di Rafah e avrebbe assicurato che con il suo “unico obiettivo” sarebbe quello di negare ad Hamas il controllo della frontiera tra Gaza e l’Egitto. Lo scrive oggi il quotidiano Haaretz aggiungendo che l’intenzione di Israele è di assegnare la gestione di sicurezza del terminal a una società privata statunitense. Secondo il giornale Stati Uniti ed Egitto avrebbero accettato questa soluzione ma il portavoce del Dipartimento di Stato Matthew Miller ha detto di non essere a conoscenza di questo accordo.
La società prenderà l’incarico del controllo di sicurezza del valico una volta che l’esercito israeliano avrà concluso le sue “operazioni”. Israele si è inoltre impegnato a non danneggiare le strutture del terminal per garantirne il funzionamento futuro.
L’azienda, di cui Haaretz non riferisce il nome, ha operato in diversi paesi africani e del Medio Oriente, sorvegliando siti strategici come giacimenti petroliferi, aeroporti, basi militari e valichi di frontiera sensibili. Impiega veterani di unità d’élite dell’esercito americano e si occuperà del monitoraggio delle merci che arrivano nella Striscia di Gaza dall’Egitto. Israele e gli Stati Uniti la assisteranno se necessario, scrive sempre il quotidiano israeliano.
Israele ritiene che la perdita del controllo del valico di Rafah infliggerebbe un duro colpo al movimento islamico che non potrebbe riscuotere le tasse sull’ingresso di camion carichi di merci e sul passaggio delle persone. Secondo la Gaza Crossings Authority, tra gli 8.000 e i 10.000 palestinesi della Striscia di Gaza sono fuggiti in Egitto e da lì in altri paesi dall’inizio della guerra.
Prima dell’invasione di terra di Rafah, il governo Netanyahu aveva affermato che il fine dell’operazione è quello di “esercitare pressione su Hamas” per spingerlo a liberare gli ostaggi israeliani a Gaza. Pagine Esteri