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E’ simile a quella di Israele la posizione dell’Italia sullo Stato di Palestina riconosciuto oggi da Irlanda, Norvegia e Spagna. Il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha parlato di un “percorso che non può essere fatto senza il riconoscimento di Israele dello Stato palestinese e viceversa” – ha sorvolato sul fatto che i palestinesi hanno riconosciuto Israele già a metà degli anni ’90 con una seduta ad hoc del Consiglio Nazionale Palestinese – e per capire “cosa è lo Stato palestinese, perché non possiamo riconoscere uno Stato a guida di Hamas”.
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della redazione
(foto UN Photo/Manuel Elías)
Pagine Esteri, 22 maggio 2024 – Svolta diplomatica in sostegno della Palestina. Norvegia, Irlanda e Spagna hanno deciso di riconoscere uno Stato palestinese indipendente nei Territori palestinesi occupati da Israele nel 1967.
Il primo Ministro norvegese Jonas Gahr Store e il suo ministro degli Esteri, Espen Barth Eide, hanno tenuto oggi una conferenza stampa per rendere l’annuncio ufficiale. “La delimitazione territoriale tra lo Stato di Palestina e lo Stato di Israele dovrebbe basarsi sui confini precedenti al 4 giugno 1967, in altre parole sulla linea di demarcazione dell’Accordo di Armistizio del 1949, con Gerusalemme come capitale condivisa”, ha precisato il premier, non escludendo la possibilità di eventuali accordi bilaterali per lo scambio di terre tra i due Stati.
Anche il governo irlandese ha annunciato il riconoscimento della Palestina, nel frattempo si attende il passo analogo della Spagna che il premier Pedro Sanchez ha annunciato per il 28 maggio.
“Oggi Irlanda, Norvegia e Spagna riconoscono lo Stato di Palestina”, ha detto il primo ministro irlandese Simon Harris, salutando un “giorno storico e importante per l’Irlanda e la Palestina” durante una conferenza stampa.
140 su 193 Stati membri delle Nazioni Unite riconoscono la Palestina e la Svezia è l’unico Stato dell’Unione Europea ad averlo fatto nel 2014. Nessuna reazione da parte dell’Italia. Il governo Meloni è uno stretto alleato di quello di Benyamin Netanyahu.
Immediata la reazione di Israele. Il ministro degli Esteri Israel Katz ha ordinato “l’immediato ritorno in Israele” degli ambasciatori in Irlanda, Spagna e Norvegia “per consultazioni, alla luce della decisione di questi Paesi”. Secondo Katz “l’Irlanda e Norvegia intendono inviare un messaggio ai palestinesi e al mondo intero: il terrorismo paga”. “Israele – ha aggiunto – non sarà compiacente con chi vuole minarne la sovranità e ne mette in pericolo la sicurezza”. Katz ha poi ammonito che se la “Spagna realizzasse la sua intenzione di riconoscere uno Stato palestinese, un passo simile verrà fatto nei suoi confronti”.
Soddisfazione in casa palestinese. Il presidente palestinese Mahmoud Abbas ha accolto con favore la notizia e ha dichiarato che il riconoscimento del diritto del popolo palestinese di decidere per il proprio destino rende più vicina la fine dell’occupazione. L’Organizzazione per la Liberazione della Palestina (Olp) ha definito “storico” il riconoscimento di uno Stato palestinese da parte di Spagna, Irlanda e Norvegia. Secondo il movimento islamico Hamas la “coraggiosa resistenza palestinese” avrebbe spinto Dublino, Madrid e Oslo al riconoscimento. Pagine Esteri