di Redazione
Pagine Esteri, 11 luglio 2024 – Le Filippine e il Giappone hanno firmato ufficialmente lunedì uno storico patto militare che include lo scambio di truppe, rafforzando così le relazioni tra Manila e Tokyo all’interno di una strategia esplicitamente anticinese.
Il Segretario alla Difesa di Manila, Gilbert Teodoro Jr., e il Ministro degli Esteri di Tokyo, Yoko Kamikawa, hanno firmato l’accordo nel corso di una cerimonia alla quale ha assistito il Presidente filippino Ferdinando Marcos Jr.
L'”Accordo di accesso reciproco” (RAA), che Giappone e Filippine hanno iniziato a negoziare a partire dallo scorso novembre, rafforzerà la cooperazione militare tra due alleati fondamentali degli Stati Uniti in Asia orientale.
L’RAA fornisce il quadro giuridico che consente alle Filippine e al Giappone di inviare personale militare nel territorio dell’alleato per partecipare ad esercitazioni congiunte o a pattugliamenti marittimi coordinati.
Una volta entrato in vigore, l’accordo consentirà al Giappone di partecipare come membro a pieno titolo all’annuale esercitazione militare “Balikatan” condotta dalle Filippine e dagli Stati Uniti, alla quale le truppe giapponesi hanno finora partecipato in qualità di osservatori.
I rappresentanti dei due paesi hanno ampliato la portata della cooperazione anche ai progetti economici relativi alle infrastrutture, alle catene di fornitura e all’energia nelle Filippine. Il più importante di questi progetti include il supporto degli Stati Uniti e del Giappone per lo sviluppo di un corridoio economico sull’isola più popolosa delle Filippine, Luzon. Il piano punta a migliorare la mobilità tra Subic Bay, Clark, Manila e Batangas attraverso “progetti infrastrutturali ad alto impatto”, tra cui la modernizzazione di porti e ferrovie.
Le Filippine diventano il primo paese in Asia ad avere un patto di difesa con il Giappone, dopo che il paese dell’Asia orientale aveva stipulato accordi simili con l’Australia nel 2022 e con la Gran Bretagna nel 2023.
L’amministrazione del presidente Marcos ha dato vita ad una svolta decisiva rispetto alla politica estera dell’ex presidente Rodrigo Duterte, segnalando un allineamento più deciso con gli Stati Uniti nel contesto del sempre più intenso confronto geostrategico tra Washington e Pechino.
Ad aprile, Marcos ha incontrato i leader di Giappone e Stati Uniti per uno storico summit trilaterale mirato a rafforzare i legami economici e di sicurezza, che si è concluso con la pubblicazione di una “dichiarazione di visione comune”. Gli Stati Uniti e il Giappone hanno anche promesso maggiore assistenza alla Guardia costiera filippina per rafforzarne le capacità.
Yoko Kamikawa e il ministro della Difesa giapponese Minoru Kihara si sono recati nei giorni scorsi a Manila per partecipare al cosiddetto incontro “2+2” con Teodoro e il Segretario degli Affari Esteri Enrique Manalo, al centro del quale ci sono state le strategie da intraprendere contro la Cina.
Pechino rivendica la sovranità su quasi tutto il Mar Cinese Meridionale, mentre le Filippine avanzano rivendicazioni contrapposte su alcune porzioni di esso, accusando la Cina di mettere in atto comportamenti pericolosi e provocatori, tra cui l’uso di idranti e lo speronamento delle proprie imbarcazioni per interrompere le missioni di rifornimento alla BRP Sierra Madre, una nave della Seconda Guerra Mondiale che funge da avamposto della Marina filippina ad Ayungin Shoal.
La scorsa settimana, Filippine e Cina hanno concordato di allentare la tensione nel Mar delle Filippine occidentale, in seguito a uno dei peggiori scontri degli ultimi mesi, nel corso del quale un membro dell’equipaggio filippino ha perso un dito nel tentativo di impedire a una nave cinese di speronare la propria imbarcazione. Pagine Esteri