di Redazione
Pagine Esteri, 15 luglio 2024 – Dall’America meridionale giunge finalmente una notizia parzialmente positiva. A causa del calo della distruzione delle regioni amazzoniche, in Colombia la deforestazione è diminuita lo scorso anno del 36%, raggiungendo il minimo degli ultimi 23 anni. I dati sono stati forniti nei giorni scorsi dal Ministero dell’Ambiente di Bogotà.
A livello nazionale, nel 2023 la deforestazione è scesa a poco più di 792 chilometri quadrati, rispetto ai circa 1.235 del 2022, il che significa che una quota consistente di foresta pluviale è stata comunque distrutta ma in misura assai minore rispetto alle tendenza precedenti.
La Colombia è uno dei paesi con la maggiore biodiversità al mondo e ospita migliaia di specie vegetali e animali. Tuttavia, come altrove nella regione, perde ogni anno ampie fasce di foresta a causa della deforestazione.
Il governo del presidente di sinistra Gustavo Petro ha dichiarato di dare priorità alla tutela dell’ambiente colombiano e ha invitato le nazioni ricche a cancellare il debito estero in cambio della salvaguardia di aree come l’Amazzonia, la cui distruzione, secondo gli scienziati, sta peggiorando il cambiamento climatico globale.
Il calo rispetto al 2022 è il risultato di anni di campagne portate avanti da attivisti indigeni che dipendono dall’Amazzonia per costruire le proprie abitazioni ma anche per il loro sostentamento.
Quando è stato eletto nel 2022, il presidente Gustavo Petro ha promesso di combattere la deforestazione, limitando l’espansione dell’industria agroalimentare in Amazzonia e creando riserve in cui le comunità indigene possono raccogliere gomma, acai e altri prodotti forestali non legnosi.
Anche l’avanzamento dei colloqui di pace tra il governo e i gruppi guerriglieri e gli incentivi finanziari per gli agricoltori dell’Amazzonia, sono stati fattori determinanti per questo risultato.
«È davvero una buona notizia… ma non possiamo certo dire che la battaglia sia vinta», ha detto la ministra dell’Ambiente Susana Muhamad ai giornalisti nel corso di una conferenza stampa.
Purtroppo le prospettive per l’anno in corso non sembrano molto promettenti, perché è già stato registrato un aumento significativo della deforestazione nel 2024 a causa della siccità estrema causata dal Niño, un fenomeno meteorologico che alza le temperature del Pacifico centrale e riduce le precipitazioni.
Il governo colombiano continuerà comunque a mettere in atto piani che includono la lotta ai reati ambientali, il rafforzamento delle istituzioni e la collaborazione con le comunità per prevenire la deforestazione, ha affermato Muhamad.
Entro la fine di quest’anno, inoltre, la Colombia ospiterà a Cali il vertice delle Nazioni Unite sulla biodiversità, il COP16. Pagine Esteri