Pagine Esteri, 28 agosto 2024. La fotografia dei vetri crivellati dell’automobile umanitaria delle Nazioni Unite colpita a Gaza dai proiettili dei militari israeliani sta facendo il giro del mondo. È accaduto martedì 27 ma la denuncia ufficiale giunge dall’ONU solo nella serata di mercoledì 28.
Il veicolo, chiaramente contrassegnato dai loghi delle Nazioni Unite, procedeva in un convoglio il cui passaggio era stato coordinato con i militari israeliani. Ogni spostamento degli operatori ONU deve essere comunicato alle forze israeliane dalle quali si attende il via libera prima di poter partire. In caso contrario Israele non garantisce la sicurezza del personale. Ma non è la prima volta che veicoli contrassegnati vengono colpiti da droni o dai cecchini nonostante abbiano comunicato il percorso e ottenuto la “luce verde” di Tel Aviv.
Il portavoce delle Nazioni Unite, Stephane Dujarric ha dichiarato: “Un veicolo umanitario delle Nazioni Unite chiaramente contrassegnato, parte di un convoglio che era stato completamente coordinato con le forze armate israeliane, è stato colpito 10 volte da proiettili d’arma da fuoco dell’esercito israeliano, anche con proiettili diretti ai finestrini anteriori”. I cecchini hanno aperto il fuoco quando il convoglio si è avvicinato a un checkpoint per attraversare il quale, secondo l’ONU, l’esercito israeliano aveva rilasciato diverse autorizzazioni.
Il Programma alimentare mondiale (WFP) delle Nazioni Unite ha dichiarato che sospenderà le operazioni umanitarie a Gaza dopo l’attacco delle forze israeliane al convoglio di aiuti delle Nazioni Unite.
Data la traiettoria dei colpi, gli occupanti sono rimasti illesi solamente perché si trattava di un veicolo blindato. Pagine Esteri