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AGGIORNAMENTI 23 settembre
Ore 22.45
Sono 496 i libanesi uccisi dai bombardamenti israeliani. Migliaia in fuga per i raid aerei.
Ore 20.30
Secondo alcune fonti Ali Karaki non è stato ucciso ma ferito. Il Ministero della Salute libanese ha aggiornato a 356 persone il numero degli uccisi dai raid israeliani, tra cui 24 bambini, e a 1.246 i feriti.
Ore 19.30
Fonti libanesi hanno confermato che uno dei principali comandanti di Hezbollah, Ali Karaki, è stato ucciso da un attacco mirato israeliano alla periferia sud di Beirut. Karaki era stato nominato a capo del comando sud di Hezbollah sabato all’indomani dell’assassinio mirato del capo militare Ibrahim Aqil, ucciso in un’altra azione mirata di Israele sempre a sud di Beirut. Karaki faceva già parte del Consiglio della Jihad, il massimo organo militare di Hezbollah. (ANSA).
Ore 16.45
Continua a salire il numero di libanesi uccisi dai bombardamenti aerei israeliani. Le autorità di Beirut ora parlano di 274 morti e 1.024 feriti. Si tratta del bilancio più alto di persone uccise in una sola giornata dai tempi della guerra civile libanese (1975-90). Israele intanto prosegue i suoi raid, in particolare nella valle della Beqaa sostenendo di colpire depositi di missili di Hezbollah. Il movimento sciita ha sparato verso Israele nell’ultima ora 80 razzi, alcuni a lungo raggio, prendendo di mira anche insediamenti coloniali israeliani nella Cisgiordania occupata.
Ore 15.20
Missili di Hezbollah arrivano a sud di Haifa, in Israele. Tel Aviv fa sapere che non ci sono feriti.
Ore 14.30
A Beirut, nella capitale libanese, diverse scuole pubbliche sono state convertite in rifugi per accogliere gli abitanti del sud sfollati a causa dei bombardamenti israeliani.
Ore 14.14
Israele ha annunciato che sta per attaccare su larga scala la Valle della Bekaa, regione orientale del Libano. I soldati stanno mandando ordini di evacuazione alla popolazione, specificando che hanno solo 2 ore per andar via. Numerose persone fuggono dal sud del Libano.
Ore 13.25
Il Ministro della sanità libanese ha fatto sapere che 100 persone sono morte nei bombardamenti israeliani e 400 sono state ferite. Centinaia di aerei israeliani avrebbero lanciato attacco simultanei in varie zone del Paese.
Israele avrebbe effettuato decine di migliaia di telefonate (80.000 secondo l’agenzia stampa Reuters) ad altrettante persone residenti in una fascia larga circa 25 chilometri nel sud del Libano, intimando le persone di lasciare le proprie case e spostarsi verso il nord.
Ore 13.15
Il Ministero della salute ha anche disposto che negli ospedali a sud e ad est del Paese vengano sospesi gli interventi chirurgici non essenziali o urgenti, per lasciare posto ai numerosi feriti che stanno giungendo nei presidi ospedalieri.
Il premier del Libano Mikati ha dichiarato che gli attacchi israeliani rientrano in un vero e proprio piano di sterminio “e un piano distruttivo che mira a distruggere villaggi e città libanesi”, chiedendo l’intervento delle Nazioni Unite e di tutti i Paesi “influenti” per fermare i bombardamenti.
⮕|Leggi Cos’è Hezbollah? La storia del partito libanese dalla nascita ad oggi|
Ore 12.30
Almeno 50 persone sono state uccise e più di 300 sono state ferite nei bombardamenti israeliani in varie zone del Libano orientale e meridionale. Colpiti decine di villaggi. Il ministero della sanità libanese ha fatto sapere che tra le vittime ci sono bambini, donne e paramedici che tentavano di prestare soccorso ai feriti.
Hezbollah ha fatto sapere, in una dichiarazione, di aver risposto agli attacchi bombardando due postazioni militari in Israele, a nord della città di Haifa. Al momento non sappiamo se ci sono stati danni o vittime.
Nel video che segue, il bombardamento di Mazraat Sinai, nel sud del Libano.
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Pagine Esteri, 23 settembre 2024 – Come avvenuto ai palestinesi della Striscia di Gaza, anche ai libanesi che abitano nei centri a ridosso del confine Israele ha ordinato di lasciare le loro case perché, a dire del portavoce militare israeliano, verrebbero usate “come depositi di armi e missili da Hezbollah”. L’annuncio è giunto mentre è in corso un nuovo massiccio attacco aereo che, in particolare, sta spianando il territorio libanese lungo la frontiera tra i due Paesi. Bombardamenti avvengono anche a nordest, nella Valle della Beqaa.
“A tutti i residenti dei villaggi in Libano, nel prossimo futuro colpiremo obiettivi terroristici nel vostro territorio. Facciamo appello a chiunque si trovi vicino a proprietà o all’interno di case dove Hezbollah nasconde armi, vi chiediamo di prendere immediatamente le distanze da loro. Questo è per la vostra sicurezza e protezione”, ha affermato il portavoce israeliano, Daniel Hagari. L’ufficiale ha anche affermato che gli attacchi su larga scala in corso in Libano sono cominciati perché “Hezbollah si preparava a lanciare razzi contro Israele”.
Fonti libanesi ed esperti militari sostengono che Israele con i suoi pesanti bombardamenti aerei e l’ordine di evacuazione alla popolazione dato dal portavoce militare, stia preparando l’offensiva di terra di cui si parla da tempo allo scopo di creare una “zona cuscinetto” all’interno del territorio libanese ampia alcuni chilometri e disabitata. Una conferma indiretta di questa ipotesi giunge dal ministro israeliano per gli Affari della diaspora, Amichai Chikli, che ha esortato qualche ora fa le forze armate a creare zone cuscinetto all’interno Libano. In un post sul suo account X, Chikli ha postato una mappa di tale zona cuscinetto libera da civili nel Libano meridionale, definendo il suo piano come la “cosa più giusta da fare”.
Intanto si attende la risposta al nuovo attacco di Hezbollah che ieri mattina ha colpito l’area intorno ad Haifa e, pare, anche una base aerea, causando danni ad abitazioni di Kiriat Bialik e Moreshet. Il movimento sciita libanese afferma di aver colpito con un razzo un carro armato israeliano Merkava che ha preso fuoco, uccidendo due soldati. Israele non ha confermato la notizia. Pagine Esteri