della redazione

Pagine Esteri, 4 ottobre 2024Un raid aereo israeliano di eccezionale potenza ha ucciso la scorsa notte 18 palestinesi nel campo profughi di Tulkarem, nella Cisgiordania occupata. La bomba ha preso di mira un caffè dove erano riuniti numerosi giovani. Israele non ha impiegato un drone ma un cacciabombardiere F -16 per portare a termine l’attacco aereo, ritenuto il più grave e letale in Cisgiordania da molti anni a questa parte.

Dalla città palestinese giungono notizie drammatiche, in particolare quella di una famiglia intera, la Khairoush, che è stata sterminata. I medici dell’ospedale Thabet Thabet hanno riferito di aver ricevuto decine di feriti, alcuni molto gravi e i corpi smembrati delle vittime.

Israele sostiene di aver colpito una riunione di attivisti di Hamas guidati dal Zahi Awfi, presunto comandante locale del movimento islamista.

Le autorità palestinesi riferiscono che dallo scorso 7 ottobre le forze armate dello Stato ebraico e gruppi di coloni israeliani hanno ucciso 716 palestinesi in Cisgiordania, tra di essi numerosi civili. Nello stesso periodo 40 israeliani, tra cui soldati, sono stati uccisi da palestinesi.

In Libano, Israele avrebbe tentato ieri sera di assassinare nel quartiere di Dahiyeh, nel sud di Beirut, Hashem Safieddine, indicato come il probabile successore dell’ex segretario generale di Hezbollah Hassan Nasrallah, ucciso una settimana da un violento bombardamento aereo.

Secondo quanto scrive il New York Times, gli attacchi israeliani di ieri sera a Beirut avevano come obiettivo un incontro di alti dirigenti di Hezbollah, tra cui Safieddine. Non si ha conferma da parte libanese e non si hanno informazioni sulla sorte di Safieddine che è già scampato alla morte nei giorni scorsi.

In qualità di capo del Consiglio esecutivo di Hezbollah, Hashem Safieddine supervisiona gli affari politici del movimento sciita. Fa anche parte del Consiglio del Jihad che gestisce le operazioni militari del gruppo.

Sono decine i libanesi uccisi nelle ultime 24 ore dall’esercito israeliano che se da un lato può contare su una evidente superiorità aerea, dall’altro sul terreno nel Libano del sud, lungo il confine, incontra una forte resistenza da parte dei combattenti di Hezbollah e ha subito perdite.

Questa mattina Hezbollah ha sparato almeno 20 razzi verso la città israeliana di Haifa, senza fare feriti. Pagine Esteri