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Pagine Esteri, 24 ottobre 2024. La protezione civile a Gaza segnala decine di vittime nel campo profughi di Jabalia, nel nord di Gaza, dove l’esercito israeliano ha bombardato 11 edifici residenziali a più piani in Al Houja Street.

I primi numeri parlano di almeno 150 palestinesi uccisi o feriti nel “Blocco 7”, in via Hawaja, in quello che pare essere uno dei peggiori bombardamenti delle ultime settimane nella Striscia di Gaza.

Il Nord della Striscia è assediato da giorni, l’esercito israeliano ha assediato ospedali e centri residenziali, costringendo centinaia di palestinesi a fuggire verso sud. La maggior parte della popolazione di Gaza aveva già lasciato il nord per dirigersi verso il centro e poi verso il sud della Striscia. In quest’area la situazione umanitaria è oramai disperata. Tra fame e malattie, dopo l’ultimo assedio anche la protezione civile ha dichiarato di dover interrompere le proprie attività di supporto alla popolazione.

Numerose chiamate di soccorso, tuttavia, stanno giungendo in questi minuti.

«Il nostro ospedale è stato preso di mira, siamo sotto tiro». Con tono concitato Hussam Abu Safiya, direttore dell’ospedale Kamal Adwan, ha denunciato qualche ora fa i colpi subiti dal suo ospedale circondato da giorni da reparti corazzati israeliani dove sono ricoverati 150 feriti gravi, tra cui 14 bambini. «C’è un numero elevato di feriti. Quelli che possono arrivare da soli cerchiamo di assisterli. Quelli che non ce la fanno muoiono per strada», ha aggiunto Abu Safiya. Fonti non ufficiali parlano di raffiche sparate sui serbatoi dell’acqua e il reparto di terapia intensiva del Kamal Adwan.

Oggi c’è stato anche un altro attacco aereo contro una scuola a Nuseirat, nella zona centrale di Gaza. I morti sono stati almeno 17, 42 i feriti. Pagine Esteri