della redazione

(foto fermo immagine da Youtube)

Pagine Esteri, 2 novembre 2024 – Le Forze armate russe hanno conquistato Leonidivka, si tratta dell’ultimo successo militare di Mosca nella regione di Donetsk negli ultimi giorni in cui hanno preso il controllo anche di Selidove, Hirnyk, Tsukuryne e Izmailivk.

Il mese di ottobre è stato di quello maggior successo militare per la Russia da luglio 2022. Dopo mesi di linee del fronte per lo più stagnanti, le truppe russe hanno sfondato nella regione del Donbass costringendo ad arretrare le forze ucraine. Secondo il New York Times, i russi hanno preso il controllo di almeno 160 miglia quadrate (414 kmq) di territorio e stanno catturando altre città e località strategiche.

Gli esperti dubitano che previsto l’aumento delle spese militari possa ribaltare a favore di Kiev l’andamento della guerra nelle regioni orientali. Il bilancio ucraino proposto per il 2025 prevede uno stanziamento di circa il 26% del Pil per la difesa. Le spese militari cresceranno di 1,6 miliardi di dollari rispetto al 2024, raggiungendo circa 53,4 miliardi di dollari.

L’ obiettivo fondamentale dei russi nel Donbass è prendere la città ferroviaria di Pokrovsk, per ostacolare seriamente la capacità dell’Ucraina di rifornire le sue forze nella regione. Pokrovsk è una delle roccaforti del fronte orientale dell’Ucraina. La sua posizione geografica non solo la rende uno degli hub logistici più importanti, ma è anche  vicina a quella che è vista come la retroguardia profonda dell’Ucraina. Dnipro, con una popolazione di circa 1 milione di persone, dista solo due ore di auto da Pokrovsk. Per Kiev, perdere Pokrovsk significherebbe anche avere la guerra più vicina all’Ucraina centrale e alle sue retrovie più protette.

Per Mosca, l’importanza di Pokrovsk è enorme. Solo 17.000 dei 60mila abitanti vivono ancora nella città, che è stata quasi distrutta dai bombardamenti continui. Tuttavia, le rovine di Pokrovsk si trovano a soli 20 chilometri dal confine amministrativo della regione di Donetsk, la linea che il Cremlino si è dato come obiettivo.

Gli esperti affermano che i progressi della Russia nel mese scorso sono dovuti a diversi fattori. L’Ucraina starebbe perdendo terreno anche a causa dell’impiego da parte della Russia di missili e razzi a guida computerizzata e della mancanza di fortificazioni ucraine nella regione. Kiev inoltre soffre di una cronica mancanza di truppe fresche. Per questo ha avviato una nuova campagna di mobilitazione, per reclutare altri 160.000 soldati: questo piano incontra resistenze sempre più forti tra la popolazione.

A sostegno della Russia sono pronti almeno 10.000 soldati nordcoreani, ora in fase di addestramento, che verranno impiegati in prevalenza nella regione di Kursk, in territorio russo, dove è in corso da alcuni mesi una offensiva ucraina.  La Corea del Nord difende la sua decisione di assistere militarmente la Russia, contestata dagli Stati uniti e gli altri alleato di Kiev. In una riunione del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, l’ambasciatore nordcoreano Kim Song ha affermato il diritto delle nazioni a “sviluppare relazioni bilaterali in tutti i campi”. Pagine Esteri