Notizie in aggiornamento
Ore 18
RILASCIATA LUISA MORGANTINI
L’avvocata che segue il caso di Luisa Morgantini, ha detto che l’attivista ed ex europarlamentare, il giornalista Roberto Bongiorni e altri due arrestati (una olandese e un neozelandese) sono stati rilasciati. Resterebbe agli arresti solo un palestinese, Sami Hureini.
Ore 16
ARRESTATA LUISA MORGANTINI
Luisa Morgantini, 84 anni, ex vicepresidente dell’Europarlamento e nota attivista italiana, è stata arrestata dall’esercito israeliano a Tuba (a sud di Hebron), perché sarebbe entrata in una “zona militare”. Arrestato anche un giornalista del Sole 24ore, Roberto Bongiorni, che era con lei. Entrambi sono stati portati alla stazione di polizia della colonia israeliana di Kiryat Arba. Il villaggio di Tuba si trova nella zona di Mesafer Yatta, in cui i piccoli centri abitati palestinesi sono minacciati di demolizione perché all’interno di una vasta area che Israele ha unilateralmente dichiarato “area di addestramento militare”.
Ore 15.15
Israele ha confermato che il rilascio dei prigionieri politici palestinesi avverrà nel pomeriggio di oggi. Intanto, le forze israeliane hanno sparato sulla folla che si stava radunando nei pressi della prigione Ofer, da cui i palestinesi usciranno. La Mezzaluna Rossa ha registrato due feriti da proiettili veri e due da proiettili di gomma.
Ore 14.30
Secondo i mediatori del Qatar, dopo alcune discussioni Israele avrebbe accettato di rilasciare i prigionieri palestinesi alle 17.00 ora locale (le 16.00 italiane). Non è ancora giunta la conferma di Tel Aviv.
Ore 14
Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha bloccato il rilascio dei prigionieri palestinesi. Appena gli ostaggi israeliani liberati da Hamas sono stati trasferiti all’interno di Israele, il governo di Tel Aviv ha fatto sapere che non trasferirà i prigionieri palestinesi, contravvenendo agli accordi. Il motivo, secondo il portavoce del premier, sarebbe la folla che a Gaza si raduna per assistere allo scambio. Tale folla, secondo il governo, non garantirebbe il trasferimento sicuro degli ostaggi.
Hamas ha chiesto ai mediatori di intervenire e sbloccare il rilascio dei prigionieri palestinesi.
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Pagine Esteri. Sta avvenendo in queste ore il terzo scambio, dall’inizio del cessate il fuoco tra Israele e Hamas, di prigionieri palestinesi e ostaggi israeliani.
Il gruppo islamico rilascia due civili, Arbel Yehud e Gadi Mozes, una soldatessa, Agam Berger e cinque lavoratori thailandesi catturati nell’attacco del 7 ottobre 2023 nei kibbutz al confine con Gaza. Tel Aviv libera cinquanta palestinesi in cambio della soldatessa e trenta per ogni civile. Nessun prigioniero, invece, in cambio dei cinque lavoratori.
Arbel Yehoud è stata consegnata dal Jihad Islami alla Croce Rossa a Khan Younis, nei pressi delle rovine della casa del leader di Hamas Yahia Sinwar. Israele ha fatto sapere che protesterà con i mediatori per la grande folla radunatasi a Gaza durante il rilascio dei prigionieri. Anche Agam Berger, Gadi Mozes e i cinque lavoratori thailandesi sono stati consegnati alla Croce Rossa per essere trasportati in Israele.
Tra i 110 palestinesi che Israele rilascerà oggi, probabilmente in serata, ci sarà anche Zakaria Zubeidi, ex comandante delle Brigate di Al Aqsa (Fatah) nella città di Jenin durante la seconda Intifada. Il nome di Zubeidi è ritornato tra le cronache nel settembre del 2021, quando insieme ad altri detenuti fu protagonista di una clamorosa fuga dal carcere di Gilboa, in Israele.
Venne catturato due settimane dopo l’evasione. Sarà liberato anche Mohammad Abu Warda, di Hamas, condannato da Israele a 48 ergastoli. Abu Warda è il prigioniero con il maggior numero di condanne per tra tutti i rilasciati. In 30 dovrebbero essere deportati fuori da Israele e dai Territori palestinesi occupati.