L’amministrazione Trump è pronta a chiudere l’Agenzia per lo Sviluppo Internazionale degli Stati Uniti (USAID), una delle principali agenzie federali dedicate alla gestione degli aiuti internazionali. La rivelazione è arrivata direttamente da Elon Musk, consigliere miliardario della Casa Bianca e CEO di Tesla, che ha recentemente lottato per ottenere il controllo dell’agenzia. Musk ha confermato le voci durante una sessione dal vivo su X, affermando di aver discusso la questione con il presidente degli Stati Uniti.
“Abbiamo convenuto che l’USAID dovrà essere chiusa”, ha dichiarato Musk, sottolineando che l’agenzia è ormai “irrecuperabile”. “Non si tratta più di un problema isolato, ma di una situazione completamente fuori controllo”, ha aggiunto. Musk ha proseguito con un’analogia per descrivere la situazione: “Non è più una mela con un verme, è una palla di vermi. Bisogna sbarazzarsi di tutto il sistema.”
Queste dichiarazioni arrivano dopo una serie di eventi che hanno coinvolto l’agenzia. L’Associated Press riporta, citando fonti vicini all’amministrazione, che due alti funzionari della sicurezza dell’USAID sono stati messi in congedo dopo essersi rifiutati di fornire materiali classificati a una squadra di ispezione governativa sotto il controllo di Musk. Questi materiali, inclusi rapporti di intelligence, sono stati richiesti dai membri del dipartimento DOGE (Dipartimento per l’efficienza del governo di Musk), che è stato creato con l’obiettivo di riformare e ridurre il personale e i programmi federali.
I funzionari di sicurezza, John Voorhees e il suo vice Brian McGill, hanno dichiarato di non aver potuto concedere l’accesso alle informazioni sensibili senza le necessarie autorizzazioni, motivo per cui si sono rifiutati di ottemperare alla richiesta. Nonostante ciò, la squadra DOGE di Musk ha ottenuto l’accesso ai documenti classificati, alimentando ulteriori polemiche sulla legalità delle operazioni.
Musk, intanto, ha ripetutamente accusato l’USAID di essere un’organizzazione corrotta, arrivando a definirla “criminale”. “È ora che muoia”, ha scritto in un post su X, senza mezzi termini. La sua retorica contro l’agenzia è stata accompagnata da ulteriori commenti, in cui ha ribadito la sua posizione.
Anche altre agenzie federali sono diventate obiettivi delle operazioni DOGE. Il giorno precedente, il team di Musk aveva ottenuto l’accesso a informazioni sensibili presso il Dipartimento del Tesoro, compresi dettagli riservati sui sistemi di pagamento per la previdenza sociale e Medicare. Un funzionario di alto livello del Tesoro si sarebbe dimesso in seguito all’incidente, rivelando la crescente tensione tra l’amministrazione Trump e le agenzie federali.
USAID, una delle agenzie più criticate sotto l’amministrazione Trump, ha visto un crescente congelamento delle sue operazioni internazionali. Decine di programmi umanitari e di sviluppo sono stati sospesi, e migliaia di lavoratori hanno perso il posto a causa dei tagli imposti dalla Casa Bianca. Anche il sito web dell’agenzia è stato oscurato senza spiegazioni ufficiali, alimentando ulteriori speculazioni sulla sua sopravvivenza.
“Abbiamo a che fare con un gruppo di radicali fuori controllo”, ha dichiarato Trump ai giornalisti, riferendosi ai funzionari dell’USAID. La sua amministrazione ha imposto un blocco storico sull’assistenza estera, colpendo duramente i programmi umanitari, di sicurezza e di sviluppo gestiti dall’agenzia in tutto il mondo. USAID è da sempre uno dei principali attori globali nell’ambito degli aiuti umanitari, amministrando miliardi di dollari destinati a più di 100 paesi.
Le dichiarazioni di Musk e l’incertezza che circonda il futuro dell’USAID sollevano interrogativi su come gli Stati Uniti continueranno a gestire la loro politica di aiuti internazionali e quale sarà il destino di milioni di persone che dipendono da tali programmi. Con il ritiro degli Stati Uniti dalle principali operazioni umanitarie, il panorama globale dell’assistenza potrebbe essere destinato a cambiare radicalmente. Pagine Esteri