Pechino ha risposto subito ai dazi del 10% a tutte le importazioni cinesi decisi da Donald Trump . Le misure prendono di mira il carbone e il gas naturale con aliquote del 15%, il 10% su petrolio, attrezzature agricole e alcune automobili. Ha inoltre presentato un reclamo all’Organizzazione mondiale del commercio (Wto) “per difendere i suoi legittimi diritti e interessi”. A spiegarci la nuova escalation dello scontro tra Washington e Pechino è il giornalista e analista italiano a Shanghai, Michelangelo Cocco.
Circa l'autore
Michelangelo Cocco
Giornalista professionista, China analyst, scrivo per il quotidiano Domani. Ho pubblicato “Xi, Xi, Xi – Il XX Congresso del Partito comunista e la Cina nel mondo post-pandemia (Carocci, 2022), e “Una Cina perfetta – La Nuova era del Pcc tra ideologia e controllo sociale (Carocci, 2020). Habitué della Repubblica popolare dal 2007, ho vissuto a Pechino nel 2011-2012, corrispondente per il quotidiano il manifesto nello scoppiettante e nebbioso crepuscolo della tecnocrazia di Hu Jintao & Co. Sono rientrato in Cina nel gennaio 2018, anno I della Nuova era di Xi Jinping, quella in cui il Partito-Stato regalerà a tutti “una vita migliore” e costruirà “un grande paese socialista moderno”. Racconto storie, raccolgo dati e cito fatti evitando di proiettare le mie ansie e le mie (in)certezze su un popolo straordinario che se ne farebbe un baffo.
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