Argentina, Argentina, Argentina… l’Argentina si prepara alla grande giornata di festa e manifestazione dell’otto di Marzo e lo fa in piena attività anti-Milei.
Il tutto è iniziato a Davos, all’Economic World Forum, scelto nuovamente da Milei come palcoscenico per attaccare i femminismi. Se nel 2024 aveva detto che il femminismo era suo nemico perchè significava giustizia sociale, nel 2025 ha detto che c’è un legame tra pedofilia e omosessualità e che era pronto a cancellare il reato di femminicidio perchè “discriminatorio” creando morti di serie a e serie b. La risposta del paese? Almeno un milione e mezzo di persone in piazza, da Iguazù a Ushuaia, nel nome di anti-fascismo, anti-razzismo e anti-sessismo. Era da Aprile 2024 che i movimenti sociali non riuscivano a coalizzarsi per muovere grandi manifestazioni, ed è stato nuovamente il movimento femminista a farsi collante e detonare l’alternativa a Milei. Lo tsunami femminista ha già detto che l’8 marzo scenderà in piazza anche contro la truffa del presidente: la Libra una cripto moneta lanciata in via ufficiale venerdì 14 febbraio, proprio dagli account di Milei. Il suo lancio ha creato più di un mal di stomaco nel mondo dell’economia Argentina e così il presidente ha detto che non era sua volontà, e che c’è stata una “fuga di notizie”. L’attivista femminista e docente universitaria Veronica Gago ha scritto sul suo profilo Instagram “Quando la casta finanziaria prende il potere, gioca d’azzardo in modo grossolano e compulsivo. La logica del presidente argentino è proprio questa: truffa, saccheggio, speculazione e ancora debito insieme alla crudeltà come politica di Stato. Il suo personaggio grottesco è solo una decorazione, la sostanza è il compito della truffa!
In un bellissimo articolo su El Diario Argentina proprio Veronica, assieme a Luci Cavallero scrivono “Da Bukele a Trump, si appellano al mondo delle cripto valute, combinandolo con un appello alla restaurazione patriarcale e transfobica di un mondo con due soli generi, con migranti espulsi e prigioni private. Cosa significa che sono i leader che diventano influencer a “creare” fiducia per investire in un asset digitale? Cosa c’entra questa truffa speculativa con una modalità di mascolinità che scommette sul rischio, come hanno indagato Ariel Sánchez e Nicolás Pontaquarto della Direzione delle mascolinità del Ministero delle donne e delle diversità della Provincia di Buenos Aires. La “libertà finanziaria” – termine feticcio rivendicato dal presidente argentino, vero e proprio doppio volto della libertà che avanza – implica l’offerta di una mascolinizzazione del rischio finanziario che cerca di catturare i giovani con la promessa di un rapido successo monetario associato alla sostituzione della figura in declino del fornitore maschile. La “libertà finanziaria” funziona come un potente richiamo per i giovani uomini, che il governo libertario ha preso come soggetto preferito, offrendo loro, fin dall’età di 13 anni, conti in dollari e molteplici offerte istituzionalizzate per trasformarli in soggetti finanziari”.
Ma l’attacco di Milei ai movimenti sociali è a tutto campo. In queste settimane ci sono stati diversi roghi in Patagonia, la destra al governo attacca la parte in resistenza del mondo Mapuche. Se non fosse tragico sarebbe da ridere visto che il mondo Mapuche, come il mondo indigeno che resiste in tutto il continente, rivendica la difesa del territorio contro le speculazioni e non è certo nella grammatica politica delle popolazioni originarie speculare sul territorio. In questa folle mossa c’è stata la scelta, con la Risoluzione 210/2025 firmata dal Ministro della Sicurezza Nazionale Patricia Bullrich, di includere il gruppo conosciuto come RAM, Resistencia Ancestral Mapuche, nel registro pubblico delle persone e delle entità legate ad atti di terrorismo e al loro finanziamento (RePET), che comprende Hamas, Hezbollah, Al Qaeda e la Jihad islamica. In questa onda repressiva il governo ha messo gli occhi su Moira Millan, storica attivista Mapuche del Chubut, ma non parte della RAM. Moira ha denunciato ciò che stava accadendo con un video dove racconta come il governo nazionale e il governo provinciale di Chubut stanno incriminando, perquisendo e arrestando i membri delle comunità Mapuche-Tehuelche.
L’11 febbraio, su ordine del giudice Jorge Criado, e con un dispiegamento sproporzionato di forze GEO e del gruppo Halcón (e persino di pompieri!) hanno fatto irruzione simultaneamente nella stazione radio Mapuche Petu Mogeleiñ e nelle case delle comunità Mapuche Nahuelpan, Lof Cañio, Lof Catriman Colihueques e Lof Pillan Mahuiza, dove hanno arrestato Victoria Nuñez Fernández.
Nonostante l’avvocato difensore ufficiale abbia indicato che non ci sono prove della sua presenza negli atti a lei attribuiti, il giudice Criado ha ordinato la sua custodia cautelare per 60 giorni nella stazione di polizia 1 di Esquel.
L’attacco a Moira, la sua famiglia e il popolo Mapuche in resistenza pare una tattica per non assolvere le responsabilità politiche nell’incapacità di agire davanti al fenomeno degli incendi nella regione oltre che alla negazione del cambiamento climatico e delle sue conseguenze. Il governo ha recentemente tagliato il budget per la lotta agli incendi del 75% e reso precari i corpi dedicati alla difesa del territorio dagli incendi, e ha impiegato più di un mese per creare l’Agenzia Nazionale di Emergenza (per combattere gli incendi) e trasferire 5 miliardi di dollari al Rio Negro e 7 miliardi al Chubut. Ma è anche attacco razzista che si mette in continuità con il discorso di violenza e odio creato e alimentato da Milei che ha come obiettivo i movimenti sociali femministi, LBGTQI+, ecologisti e per i diritti sociali, la difesa dei diritti umani e civili.
L’Argentina di Milei è una polveriera sociale, un laboratorio del turbo capitalismo, negazionista sul dramma climatico e sulla storia dittatoriale del paese, è l’emblema di quel che capitale cerca governi autoritari e che non hanno nessuno scrupolo nel bypassare i concetti democratici per il bene del mercato. Ma l’Argentina è anche uno spettacolare spazio di conflitto e di resistenza che non si piega a Milei, Bullrich e chi a livello nazionale ed internazionale li appoggia. Pagine Esteri