Pagine Esteri – Ai dazi e alla continue dichiarazioni aggressive di Washington il governo della Repubblica Popolare Cinese ha risposto con una durezza senza precedenti, anche se a mezzo social.
Il portavoce del Ministero degli Esteri di Pechino, Lin Jian, ha lanciato un avvertimento molto esplicito: «Esercitare una pressione estrema sulla Cina è (…) un errore di calcolo. Se gli Stati Uniti insistono nella guerra commerciale o con qualsiasi altro genere di guerra, la Cina combatterà fino alla fine. Consigliamo agli Stati Uniti di mettere da parte la loro faccia da bulli e tornare sulla retta via del dialogo e della cooperazione il prima possibile».
Il post è stato rilanciato dall’ambasciata cinese negli Stati Uniti, che ha rincarato la dose: «Se la guerra è ciò che vogliono gli Stati Uniti, che si tratti di una guerra tariffaria, di una guerra commerciale o di qualsiasi altra forma di guerra, siamo pronti a combattere fino alla fine».
La Repubblica Popolare Cinese ha inoltre reso noto che nel 2025 aumenterà la spesa militare del 7,2%, replicando la scelta dello scorso anno e di quello precedente. Il paese può contare già sul secondo budget militare del mondo, anche se rimane molto lontana dai livelli statunitensi.
Pechino, che lo scorso anno ha speso 232 miliardi di euro – un terzo in meno rispetto a Washington – aumenterà il budget per la “difesa” a 245 miliardi. Pagine EsteriAi dazi punitivi di Washington, Pechino ha deciso di rispondere imponendo a sua volta delle tariffe aggiuntive ad una serie di prodotti agricoli e ad altre merci statunitensi.