Pagine Esteri – Non conosce soste la massiccia offensiva aerea lanciata a sorpresa da Israele contro Gaza durante la notte. Il Ministero della Salute ha aggiornato il bilancio dei morti a 413, compresi un gran numero di donne, bambini e anziani. I feriti sarebbero quasi un migliaio.

Secondo il governo locale, i bombardamenti avrebbero anche ucciso alcuni responsabili dell’amministrazione della Striscia di Gaza: tra questi ci sono Issam al-Dalis, responsabile dei lavori pubblici; Ahmed al-Hatta, sottosegretario del ministero della Giustizia; Mahmoud Abu Watfa, sottosegretario del ministero degli Interni; Bahjat Abu Sultan, direttore generale del servizio di sicurezza interna.

Secondo quanto riportato dal sito Ynet, il piano d’attacco è stato preparato in gran segreto dai comandi militari israeliani per “colpire Hamas” con un’azione a sorpresa in tutta Gaza, da nord a sud contemporaneamente da decine di aerei. Israele afferma di aver preso di mira comandanti militari, militanti e dirigenti politici del movimento islamista e di aver attaccato dopo aver ottenuto il via libera del presidente statunitense Donald Trump.

I palestinesi invece riferiscono di vittime in gran parte civili colpite anche nei campi di tende e tra le macerie delle loro abitazioni. I soccorritori parlano di “bagno di sangue”.

Secondo fonti locali gli ospedali della Striscia sono di nuovo al collasso, e le autorità sanitarie hanno rivolto un appello urgente alla popolazione a donare il sangue. Ma nelle strutture sanitarie mancano anche garze e antidolorifici a causa del blocco imposto da Israele al territorio palestinese.

Hamas accusa Israele di aver deciso di sacrificare i propri ostaggi nelle sue mani a Gaza. Per un leader del movimento Izzat al-Rishq, il premier Netanyahu starebbe usando la guerra come una “scialuppa di salvataggio” politica per distogliere l’attenzione dalle crisi interne.

Tutte le dichiarazioni israeliane fanno riferimento a una offensiva di lunga durata. L’ultima in ordine di tempo e del ministro della Difesa Katz: “Non interromperemo l’attacco finché tutti gli ostaggi non saranno tornati a casa e gli obiettivi di guerra non saranno stati raggiunti”, ha detto spiegando che tra questi obiettivi, oltre alla restituzione di tutti gli ostaggi (vivi e morti), c’è la “distruzione di Hamas come forza militare o politica nella Striscia di Gaza”.

L’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani Volker Turk si è detto “inorridito” dalla ripresa dei bombardamenti israeliani sulla Striscia di Gaza e ha chiesto che “l’incubo finisca immediatamente”. “L’unica via da seguire è una soluzione politica, coerente con il diritto internazionale. L’uso di una forza militare ancora maggiore da parte di Israele non farà altro che accumulare ulteriore miseria su una popolazione palestinese che già soffre di condizioni catastrofiche”, ha scritto Turk in una nota. – Pagine Esteri