Pagine Esteri – Le Maldive – un piccolo stato-arcipelago a sud dell’India a maggioranza sunnita, meta turistica di lusso – hanno modificato nei giorni scorsi la loro legge sull’immigrazione allo scopo di proibire l’ingresso nel Paese a chiunque abbia un passaporto israeliano, in segno di indignazione per gli attacchi contro Gaza e in solidarietà con il popolo palestinese.

Secondo una dichiarazione diffusa dall’ufficio presidenziale, l’emendamento che contiene le nuove norme è stato approvato dal Parlamento di Malé lunedì e firmato dal Presidente Mohamed Muizzu martedì.

Il Consiglio dei ministri ha adottato questa decisione circa un anno fa, ma il governo non l’ha formalizzata fino a questa settimana.

«La ratifica riflette la ferma posizione del governo in risposta alle continue atrocità e ai continui atti di genocidio commessi da Israele contro il popolo palestinese», si legge nella dichiarazione.

Il servizio immigrazione delle Maldive ha chiarito comunque che i cittadini israeliani in possesso anche del passaporto di un altro paese potranno entrare alle Maldive.

Secondo le ultime statistiche disponibili sull’immigrazione, nel mese di febbraio sono entrate alle Maldive solo 59 persone che possedevano un passaporto israeliano.

Già lo scorso anno, dopo l’inizio del dibattito in parlamento sull’introduzione del divieto, il Ministero degli Esteri israeliano aveva sconsigliato ai propri cittadini di recarsi nell’arcipelago.

Non è la prima volta che le Maldive impongono un divieto di ingresso agli israeliani. Le Maldive hanno riconosciuto Israele e hanno instaurato relazioni diplomatiche con Tel Aviv dopo che lo “stato ebraico” ha riconosciuto l’indipendenza dell’isola nel 1965, ma tali relazioni sono state sospese nel 1974.

Il divieto di ingresso ai turisti israeliani risalente al periodo precedente fu revocato negli anni ’90 e, nel 2009, Maldive e Israele firmarono diversi accordi di cooperazione per migliorare le relazioni. Tuttavia, nel 2018, sotto la nuova leadership, gli accordi furono rescissi e da allora i rapporti tra i due Paesi sono rimasti tesi. Pagine Esteri