Musab Adili, un palestinese di 20 anni originario della città di Nablus, in Cisgiordania, è morto ieri sera nell’ospedale israeliano Soroka per cause non accertate. Lo riferisce la Società dei prigionieri palestinesi. Il giovane era stato arrestato dall’esercito israeliano nel marzo dello scorso anno e condannato a 13 mesi di carcere. Avrebbe dovuto essere rilasciato entro un paio di giorni, ha dichiarato la famiglia.
Con la sua morte, il numero dei prigionieri palestinesi deceduti nelle carceri israeliane sale a 64 dall’attacco del 7 ottobre 2023 condotto da Hamas.
Ogni anno il 17 aprile si celebra la Giornata dei prigionieri palestinesi, per ricordare la difficile situazione di coloro che sono detenuti nelle carceri israeliane. La ricorrenza celebra in particolare il rilascio, nel 1974, di Mahmoud Hijazi, il primo palestinese liberato in uno scambio con Israele. In seguito, è stata confermata per ricordare tutti i prigionieri politici e sottolineare la continua detenzione di palestinesi da parte di Israele e le violazioni dei loro diritti.
Secondo l’organizzazione per i diritti dei prigionieri Addameer , attualmente sono quasi 10.000 i palestinesi detenuti nelle carceri di Israele e dei territori occupati. Per i palestinesi, sono prigionieri politici che devono essere liberati.
Le organizzazioni per i diritti umani denunciano che i palestinesi sono soggetti a dure condizioni nelle carceri israeliane. Non sono ammesse visite da parte di familiari, avvocati o medici. Gli ex detenuti raccontano di torture, abusi e malnutrizione.
Oggi in Cisgiordania sono previsti raduni, sit in e altre iniziative di solidarietà con i detenuti incarcerati in Israele.