All’Asilo Filangieri di Napoli, una serata dedicata alla Turchia. La repressione di Erdogan si abbatte feroce su dissidenti, avversari politici, giornalisti, attivisti, avvocati. Il 29 maggio alle 18.30, in Vico Giuseppe Maffei 4 (NA) sarà proiettato il documentario “La rivoluzione di Ayten”, realizzato da Eliana Riva e prodotto da Pagine Esteri, che racconta la storia dell’oppositrice politica rapita e torturata per sei mesi in un centro segreto di detenzione.
Parleremo della sua storia e dell’attualità turca con la giornalista Eliana Riva, autrice del documentario, Sinan Ersoy, dell’Ufficio Internazionale legale del popolo, Carmine Malinconico e Aurora D’Agostino, dei Giuristi Democratici, Roberto Giovene di Girasole, dell’Osservatorio degli avvocati in pericolo.
Alle 21.00 sarà possibile partecipare, con una libera donazione a sostegno delle spese, al concerto di Grup Yorum, la band musicale turca che canta la resistenza contro ogni repressione. L’organizzazione dell’evento è a cura di Danilo Risi.
Ayten Öztürk è una oppositrice politica turca. Una rivoluzionaria. È stata rapita e torturata per sei mesi in un centro segreto di detenzione ad Ankara. Da quando ha cominciato a denunciare l’accaduto è stata vittima di un forte accanimento giudiziario: attualmente è agli arresti domiciliari da più di due anni e rischia due ergastoli aggravati con accuse pretestuose.
Il libro con il quale ha raccontato la sua storia è stato ritirato dalle autorità turche.
Il documentario “La rivoluzione di Ayten”, realizzato da Eliana Riva per Pagine Esteri, contiene interviste a donne rivoluzionarie, madri di giovani ragazzi e ragazze uccisi dalla polizia, immagini di repressione dei movimenti per la democrazia e materiale di archivio, con i quali compone un quadro crudo della situazione della giustizia e della repressione in Turchia.
Il documentario è stato tradotto in inglese, francese e turco ed è proiettato in questi mesi in molti Paesi, tra i quali Italia, Gran Bretagna, Francia, Austria, Russia. Ha ricevuto diversi riconoscimenti e premi, tra cui quello come miglior documentario all’Indipendent Film Awards e come miglior soggetto nella categoria mediometraggi del Ruviano International Film festival. Finalista all’Art Film Awards.