Pagine Esteri – Il presidente della Colombia, Gustavo Petro, ha annunciato, nel corso del suo intervento alla Conferenza internazionale su Gaza i cui lavori si sono conclusi ieri a Bogotà, che il suo Paese cesserà di essere l’unico partner globale latino-americano della Nato.

«Dalla Nato dobbiamo uscire, non c’è altra strada» ha dichiarato il presidente di sinistra aggiungendo che «la relazione con l’Europa non può più passare attraverso governi che tradiscono il loro popolo e stanno aiutando a lanciare bombe sui bambini». «Il carbone colombiano non si trasformerà in bombe per uccidere bambini» ha aggiunto il capo di stato.

Il presidente nel suo intervento ha nuovamente attaccato il suo omologo statunitense, Donald Trump, affermando che, in quanto leader della Comunità degli Stati Latinoamericani e Caraibici (CELAC), aveva richiesto un incontro per discutere di diverse questioni internazionali. Tuttavia, finora non ha ricevuto risposta dal governo statunitense. Petro ha sostenuto che Trump non vuole incontrare la CELAC perché preferisce parlare con ciascun paese individualmente piuttosto che confrontarsi con un blocco.

A comunicare l’ingresso della Colombia come partner globale della Nato era stato il 31 maggio del 2018 l’allora presidente uscente, di destra, Juan Manuel Santos.

Nello stesso anno l’ex segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, aveva ricevuto per la prima volta sia Santos sia il suo successore Iván Duque. Durante colloqui ad alto livello presso la sede della Nato il 22 gennaio 2021 il viceministro degli Esteri colombiano Adriana Mejia, il viceministro della Difesa Jairo Garcia e i rappresentanti della Nato siglarono accordi su interoperabilità, cooperazione e sicurezza delle informazioni. – Pagine Esteri