Pagine Esteri – Sciopero generale oggi in Grecia contro la decisione del governo, guidato dal leader della destra Kyriakos Mitsotakis, di introdurre la possibilità di lavorare fino a 13 ore al giorno per rispondere alla richiesta di maggiore flessibilità da parte delle aziende e all’esigenza dei giovani lavoratori di guadagnare di più.

Con la stessa logica, il governo di Nea Dimokratia nel 2023 aveva approvato una legge che permette ai dipendenti di lavorare fino a 74 anni, cioè sette anni oltre l’età pensionabile attualmente prevista.

Decine di migliaia di lavoratori e studenti hanno marciato oggi nel centro della capitale ellenica ed in altre città del paese rispondendo all’appello dei sindacati Adedy, Gsee e Pame e dei partiti di sinistra, tra i quali Syriza e il KKE.

Ad Atene i manifestanti hanno raggiunto piazza Syntagma, davanti al Parlamento, al grido di “Giù le mani dai nostri diritti”.
Secondo i sindacati la cosiddetta riforma “mette a rischio la salute e la sicurezza dei lavoratori e distrugge qualsiasi equilibrio tra vita e lavoro”. Per il sindacato comunista Pame, la riforma punta a “legalizzare la schiavitù moderna”.

Il disegno di legge promosso dalla ministra del lavoro e della previdenza sociale Nikī Kerameōs, che verrà discusso nelle prossime settimane, prevede la possibilità di estendere la giornata lavorativa fino a 13 ore, per un massimo di 37 giorni l’anno, con un incremento retributivo massimo del 40%.

Secondo i sindacati, molti dipendenti non avranno la possibilità di rifiutarsi di lavorare 13 ore “a causa dello squilibrio di potere con il datore di lavoro, aggravato dalla precarietà del mercato del lavoro”. Inoltre le organizzazioni dei lavoratori
sostengono che la nuova legge negherebbe il diritto a un riposo obbligatorio di almeno undici ore al giorno, considerando il tempo che i dipendenti impiegano mediamente a raggiungere i luoghi di lavoro.

Nonostante la crescita economica (+2,3% nel 2024) e il calo del tasso ufficiale di disoccupazione, la Grecia resta uno dei Paesi dell’Unione con i salari più bassi e un costo della vita in crescita. Secondo Eurostat, i lavoratori greci lavorano però in media già 39,8 ore a settimana, ben oltre le 35,8 della media europea. Pagine Esteri