Pioggia e freddo sono tornati in Medio Oriente, anche a Gaza, e la sofferenza degli sfollati palestinesi è peggiorata. L’acqua ha allagato le loro tende che in molti casi sono state spazzate via dai forti venti, lasciando molti di loro all’aperto, senza un riparo. La situazione è descritta come “catastrofica” dalle agenzie umanitarie. Tutto ciò mentre continuano raid e cannoneggiamenti israeliani. Nelle ultime ore sono state colpite aree a est di Khan Yunis e di Gaza city.
Le squadre della Protezione civile hanno annunciato il salvataggio di sei persone, tra cui due bambini, della famiglia Dababish, dopo che il tetto della loro casa nel campo di Al-Shati, a ovest di Gaza City, è crollato a causa delle piogge e dei passati bombardamenti israeliani. Anche l’abitazione della famiglia Skeikh è crollata per lo stesso motivo. La Protezione civile ribadisce che le tende non sono utili perché non forniscono il livello minimo di protezione ai civili senza più un tetto. Chiede perciò l’invio a Gaza di roulotte più idonee per gli sfollati. Più di 20 case a Khan Yunis sono state distrutte dalle piogge intense e dai forti venti. La recente ondata di maltempo ha ucciso circa 20 palestinesi, tra cui neonati.
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