Pagine Esteri – Nei giorni scorsi, a Bengasi, i rappresentanti della leadership militare della Cirenaica (la regione orientale della Libia controllata dal generale Khalifa Haftar) e quelli dell’esercito pakistano hanno firmato un accordo di cooperazione militare al termine di un un incontro ufficiale svoltosi presso il quartier generale della cosiddetta “Guida Generale”.
L’accordo è stato sottoscritto da alcuni ufficiali degli Stati maggiori delle due parti, nel corso di una cerimonia alla quale hanno assistito il vicecomandante della Guida Generale, generale Saddam Haftar, e il capo delle Forze di difesa e capo di Stato maggiore dell’Esercito pachistano, feldmaresciallo Asim Munir, giunto a Bengasi alla guida di una delegazione militare di alto livello. L’intesa, spiega un comunicato congiunto, si inserisce nel quadro del rafforzamento della cooperazione nei settori della sicurezza e della difesa, con l’obiettivo di ampliare le prospettive di coordinamento bilaterale e sostenere gli sforzi per la stabilità regionale.
La firma dell’accordo conclude una visita ufficiale di più giorni del feldmaresciallo Munir in Libia orientale, la prima nel suo genere, che si colloca nel solco di un progressivo avvicinamento tra la leadership militare di Bengasi e Islamabad avviato nei mesi scorsi.
Già a luglio Saddam Haftar – figlio di Khalifa Haftar, comandante comandante del cosiddetto “Esercito nazionale libico” che controlla la Libia orientale – aveva compiuto una visita ufficiale in Pakistan, incontrando lo stesso Munir e altri vertici militari, oltre al primo ministro pachistano Shehbaz Sharif, con colloqui incentrati sul rafforzamento delle relazioni bilaterali e sull’esplorazione di nuove forme di cooperazione nel settore della difesa.
Il Pakistan è una potenza nucleare riconosciuta, dotata di uno dei più grandi eserciti del mondo e di un’industria militare in espansione, e negli ultimi mesi ha rafforzato il proprio profilo strategico nel Medio Oriente.
In particolare, nei mesi scorsi Islamabad ha formalizzato un accordo di cooperazione strategica con l’Arabia Saudita che prevede impegni di mutua assistenza in caso di minacce alla sicurezza del Regno, configurandosi di fatto come una clausola di difesa collettiva paragonata, per struttura e finalità, all’articolo 5 della Nato.
In questo quadro, l’intesa firmata a Bengasi assume rilievo anche sul piano geopolitico, segnalando l’interesse della leadership militare libica orientale a diversificare le proprie relazioni internazionali e a rafforzare i legami con attori extra-regionali dotati di capacità militari avanzate e di un peso crescente negli equilibri di sicurezza tra Mediterraneo allargato, Medio Oriente e Asia meridionale. Pagine Esteri















