della redazione

Pagine Esteri, 2 ottobre 2023 – Khaled Khalifa, celebrato scrittore e poeta siriano, è morto sabato all’età di 59 anni. “È morto sabato da solo nella sua casa a Damasco” ha detto il giornalista Yaroub Aleesa, che aveva trascorso del tempo con Khalifa in questi ultimi giorni. “Lo abbiamo chiamato più volte e non ha risposto. Quando siamo andati a casa sua, lo abbiamo trovato morto sul divano”, ha raccontato. I medici dell’ospedale Abbassiyyin di Damasco hanno affermato che la causa della morte è stata un attacco di cuore.

Originario di Maryamin, nella provincia nordoccidentale di Aleppo, Khaled Khalifa è stato celebrato per i suoi romanzi, le sceneggiature televisive all’inizio degli anni ’90, gli editoriali sui giornali ed è  insignito di molti dei più importanti premi letterari del mondo arabo.

Era conosciuto come un convinto oppositore del partito Baath al potere e ha più volte criticato le autorità di governo ma aveva scelto di restare in Siria e dopo lo scoppio della guerra civile del 2011. “Resto perché questo è il mio paese”, ha detto in un’intervista del 2019. “Sono nato qui, vivo qui e voglio morire qui!”

Il suo romanzo del 2006 In Praise of Hatred è stato selezionato per il Premio Internazionale per la narrativa araba – spesso soprannominato il premio Arab Booker – ed è stato tradotto in sei lingue. Il romanzo racconta la storia di una giovane donna siriana di Aleppo che fugge dalla sua vita segregata unendosi a un’organizzazione jihadista.

Nel 2013, il suo romanzo Niente coltelli nelle cucine di questa città ha vinto il premio letterario Naguib Mahfouz, il massimo riconoscimento egiziano per gli scrittori.

La morte dello scrittore ha suscitato un’ondata di cordoglio sui social media da parte di colleghi e sostenitori in tutto il mondo. “Addio, gentile uomo”, ha scritto lo scrittore e accademico siriano Salam Kawakibi. Pagine Esteri